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QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI IMMOBILI CONFISCATI


L'assessore con delega alla Legalità Nadia Monti ha risposto in Aula, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sugli immobili confiscati.

La domanda d'attualità della consigliera Mirka Co...

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L'assessore con delega alla Legalità Nadia Monti ha risposto in Aula, in sede di Question Time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sugli immobili confiscati.

La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):

"Oggi il quotidiano il Resto del Carlino dà la notizia dell'apertura e funzionamento di un distaccamento del Rizzoli a villa Teresa di Bagheria, in un immobile sequestrato alla mafia, dove ora è perfettamente funzionante una struttura d'eccellenza della nostra Regione a servizio della regione Sicilia;
a questo proposito domando al Sindaco, agganciandomi al fatto che vi sono immobili che sono stati confiscati dal Comune di Bologna perché abusivi e per i quali il Consiglio Comunale abbia valutato di non demolirli perché possono essere riutilizzati per la collettività, secondo le previsioni normative,
quanti siano gli immobili in nostro possesso, perché confiscati; quanti di essi saranno destinati ad uso pubblico (come pare avverrà per la villa in via del Trebbo), in quali tempi saranno resi disponibili per l'uso di destinazione, dove siano ubicati e quali siano gli usi pensati per questi immobili."

La risposta dell'assessore alla Legalità Nadia Monti:

"L'intervento della consigliera fa riferimento ad abusivismo e beni confiscati alla mafia. Allora un conto è trattare l'abusivismo edilizio che viene trattato secondo la normativa specifica diverso è invece il discorso dei beni confiscati alla mafia.

Sono in corso 21 procedimenti su immobili abusivi, per i quali è stata emessa ordinanza con ingiunzione di demolizione e per i quali il Comune di Bologna può attivare le procedure previste dall'art. 31 T.U. in materia di edilizia 380/2001.
Tutti i provvedimenti sono stati impugnati, dai proprietari, davanti al TAR e, successivamente - dopo il rigetto del Tar delle istanze dei ricorrenti - davanti al Consiglio di Stato. Attualmente tutti i ricorsi sono pendenti davanti al Consiglio di Stato e sarà possibile procedere alle acquisizioni come previsto dal comma 5 del citato art. 31 dopo la pronuncia definitiva del Consiglio di Stato. Si fa rilevare che buona parte di questi immobili, per caratteristiche e dimensioni, non può ospitare servizi pubblici, per cui si procederà alla demolizione.
Per quanto attiene Via del Rosario, la proprietà ha presentato ricorso davanti al TAR, successivamente dinanzi al Consiglio di Stato e dinanzi al giudice Ordinario. Le sentenze definitive a favore del Comune di Bologna sono pervenute (fine 2011 dal Consiglio di Stato e inizio 2012 tribunale Ordinario). Quindi ora necessario attivare le procedure per il rilascio dell'immobile, dopo averne definitivamente definito l'uso cui il Comune intende destinarlo. Si precisa infine che è necessario reperire le risorse (peraltro ingenti), per le opere di adeguamento alla destinazione d'uso che l'Amministrazione individuerà.

Diverso invece è il caso dei beni confiscati alla mafia su cui l'Amministrazione sta procedendo in altra maniera, e comunque coinvolgendo sempre gli organi preposti: la Prefettura, l'Agenzia del Demanio, l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e destinazione dei beni confiscati. Lo farà inoltrando formale richiesta, all'Agenzia, di acquisizione di informazioni sullo stato tecnico e giuridico degli immobili presenti. Recentemente, infatti, i Settori e gli uffici hanno predisposto un'istruttoria tesa ad accertare la sussistenza dell'interesse ad acquisire tali beni per il loro utilizzo a scopi sociali. L'istruttoria ha evidenziato alcune possibili destinazioni di tali immobili, faccio presente che nel territorio del Comune sono collocati immobili con diverse destinazioni e caratteristiche: abbiamo tre appartamenti, due box garage e un complesso immobiliare, fra cui alcune unità immobiliari a destinazione residenziale ed un complesso di rilevanti dimensioni, parliamo di circa mille mq. di superficie utile denominato Villa Celestina posto in viale Aldini, in condizioni manutentive molto precarie. La Giunta ha assunto un orientamento ben preciso, vagliamo delle possibilità concesse dal Decreto.legislativo 159/2011, che definisce le modalità e le condizioni che permettono l'acquisizione dei beni confiscati agli enti locali nei quali gli immobili sono collocati per finalità istituzionali e sociali. In relazione ai beni presenti sul territorio abbiamo dato mandato agli uffici di operare con una modalità articolata in più fasi, in primo luogo esperire un'attività di verifica tecnica e delle concrete possibilità di utilizzo a fini sociali di ciascun singolo bene così da disporre un'adeguata ricognizione di un quadro conoscitivo dettagliato della situazione degli immobili con lo stato di fatto e di diritto relativo a ciascuno di essi, al fine appunto di assicurare la definizione di un'istruttoria completa sulle ipotesi di utilizzazione. Una volta acquisiti questi elementi, a sostegno della fattibilità dell'utilizzo dei beni, avanzeremo la richiesta di tutti i beni confiscati presenti sul territorio comunale all'Agenzia nazionale dei beni confiscati. Predisporremo quindi una procedura di invito a manifestare pubblicamente l'interesse di soggetti qualificati interessati a gestire una struttura e predisporremo successivamente, ottenuta la disponibilità del bene, un bandi di gara che individui l'assegnatario del servizio. Appare quindi prioritario fare quest'ulteriore verifica sullo stato tecnico e giuridico del bene, per poi valutare quali siano le modalità migliori per assegnarle ai fini sociali".

La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:15
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