QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULL'USO IMPROPRIO DEL CONTRASSEGNO "H" PER L'ACCESSO ALLA ZTL
Andrea Colombo, assessore comunale con delega alla Mobilità, nella seduta odierna di Question time, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella e Michele Facci (Pdl) sull'uso improprio del contrassegno "H" per l'...
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Andrea Colombo, assessore comunale con delega alla Mobilità, nella seduta odierna di Question time, ha risposto alle domande d'attualità dei consiglieri Daniele Carella e Michele Facci (Pdl) sull'uso improprio del contrassegno "H" per l'accesso alla ZTL.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"Preso atto di quanto riportato dalla stampa locale in data odierna, in merito alla non restituzione del contrassegno H intestato a persona deceduta 2 anni fa e al conseguente mantenimento delle targhe abbinate nella lista 'bianca', da parte di Paolo Nanni, Consigliere Provinciale ed ex Consigliere Regionale dell'IDV, domanda alla Amministrazione come sia possibile che non sia stato registrato un decesso per ben due anni e si sia quindi mantenuto valido il contrassegno con le relative targhe abbinate e cosa si sta facendo per controllare che non siano in essere casi simili e per evitare che si possano ripetere.
Considerato che il Consigliere Nanni, dichiara che non aveva bisogno di usare i 'benefit' del pass H poiché in possesso di quello da Consigliere Provinciale, essendo le prerogative del primo ben diverse (almeno per quanto mi è dato di sapere) da quelle del secondo,chiede se a sapere dell'Amministrazione se il Consigliere Nanni abbia circolato nei due anni usufruendo di quello che permette il primo (l'H) o il secondo.
Chiede quanto sopra poiché, sempre il Consigliere Nanni, dichiara di 'poter andare dovunque, anche sulle preferenziali', non essendo a conoscenza che questo possa essere possibile con il permesso rilasciato al Consigliere Provinciale (oppure si?); chiede in virtù di quale permesso, possa il Consigliere stesso, fare una simile pubblica affermazione.
Nel sottolineare come, a parere dello scrivente, appare come poco credibile che un addetto ai lavori ex Consigliere Regionale e Consigliere Provinciale in carica, possa non sapere che è dovere degli interessati e utilizzatori del contrassegno H al servizio del disabile, comunicarne il decesso e restituire il contrassegno stesso, chiede come intenda muoversi, ergo, cosa intenda fare, in questa specifica vicenda l'Amministrazione, a tutela della propria dignità e credibilità, ma ancora di più a tutela dei disabili 'veri' e di coloro che 'veramente' li supportano nella loro quotidianità.
Chiede infine cosa aspetti l'Amministrazione ad equiparare i Consiglieri Provinciali a quelli Comunali sul piano della mobilità personale, ovvero se non ritenga che l'attuale permanente situazione sperequata debba cessare quanto prima".
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):
"Premesso che la vicenda del pass invalidi utilizzato dal Consigliere Provinciale Idv ha riportato alla luce la questione degli omessi controlli sugli accessi alla Ztl, chiede all'Amministrazione quando, e con quali modalità, la Giunta e l'Assessorato di riferimento, intendono rivedere i criteri di autorizzazione dei permessi di accesso, nonché i relativi controlli per la Ztl del Comune di Bologna".
La risposta dell'assessore Andrea Colombo:
"In premessa è opportuno chiarire per quanto riguarda la cronaca di attualità di questi ultimi giorni che il consigliere Nanni era in possesso di un contrassegno IP che autorizza esclusivamente la circolazione in ZTL per esigenze strettamente connesse all'esercizio della funziona pubblica ricoperta, e che, come indicato sul retro del contrassegno stesso, non consente l'ingrasso nelle aree pedonali, sulle corsie preferenziali riservate ai bus, e nell'aera 'T'. Va anche chiarito però che i sistemi di rilevazione telematica operano in diretto collegamento con le banche dati degli autorizzati, per cui eventuali passaggi su tratti di strada sui quali vige il controllo telematico, come ad esempio varchi di accesso al centro storico e corsie preferenziali, non rimangono registrati, salvo ovviamente i casi di indagine giudiziaria, se sono effettuati in presenza di una autorizzazione, di cui il consigliere a tutti gli effetti poteva beneficiare. In particolare il collegamento della targa del consigliere al contrassegno IP non consentiva il transito sulle corsie preferenziali, ma viceversa il collegamento con il contrassegno handicap rimasto attivo lo consentiva. Per questo motivo la verifica effettuata dal sistema avrebbe comportato, e ha comportato, la non verbalizzazione di alcuna infrazione al codice della strada, atteso che il veicolo risultava all'epoca in possesso di entrambe le autorizzazioni, una delle quali come detto permetteva il passaggio sulle corsie riservate.
In generale va ricordato che la targa collegata al contrassegno handicap di un disabile non residente a Bologna è inserita nel database di gestione dei contrassegni fino alla data di scadenza del contrassegno stesso, che è allegato in copia insieme alla richiesta di inserimento targa, salvo che il titolare di contrassegno non dichiari che ha necessità di utilizzare quella targa per un periodo inferiore a quello di validità del contrassegno stesso. Se il Comune di residenza del titolare, comune ovviamente diverso da quello di Bologna perché stiamo parlando di non residenti, non comunica la data di decesso del titolare di contrassegno H al comune di Bologna, le targhe collegate a quel contrassegno rimangono inserite fino alla sua scadenza. Eventuali modifiche come quelle che proponeva il consigliere Carella le terremo sicuramente in considerazione sapendo che vi è un diritto all'ingresso che non può essere compromesso e pregiudicato con modalità che possono essere ostative, però lo verificheremo volentieri anche in accordo con i comuni dell'hinterland da cui ovviamente proviene il maggior numero di non residenti che accedono alle aree telecontrollate della città.
Viceversa, le targhe collegate a contrassegni handicap di invalidi residenti a Bologna, sono eliminate automaticamente dal database delle autorizzazioni una volta accertato il decesso dell'avente diritto tramite un controllo automatico che già da anni, ogni mese, viene effettuato dal Comune di Bologna tramite l'incrocio tra la lista dei certificati di morte fornita dall'Anagrafe e l'elenco dei titolari di contrassegno handicap residenti in città. Ciò per rappresentare al Consiglio che i controlli in merito all'utilizzo dei pass handicap per quanto è oggi materialmente nelle possibilità del Comune di Bologna già avvengono, e più in generale voglio ricordare che i controlli in merito ai permessi per la ZTL sono attivi da tempo, e non è un caso da questo punto di vista che l'indagine penale della Procura di Bologna sia stata avviata esattamente a partire da una verifica effettuata dalla Polizia municipale e dal settore Mobilità.
L'Amminsitrazione comunale, come indicato più volte, ha in corso una serie di progetti che rispondono al preciso intento di tutelare i disabili contro gli abusi di falsi invalidi o di persone che esercitano in modo improprio il diritto loro attribuito dalla legge. Tali progetti sono monitorati da un gruppo di lavoro costituito da settore Mobilità sostenibile, Polizia municipale, Ausl e Atc in qualità di gestore dei contrassegni. E riguardano in particolare 5 punti:
1 - la revisione già in essere delle vecchie procedure di rinnovo dei contrassegni H temporanei tramite l'imposizione dell'obbligo di effettuare una nuova visita presso la commissione medico-legale dell'Ausl non risultando invece più sufficiente la semplice certificazione del medico curante. Ciò sta avvenendo in particolare già dallo scorso gennaio.
2 - l'attivazione di una nuova banca dati informatica da parte dell'Ausl che consentirà il caricamento ad opera dell'Ausl stessa in esito al compimento delle visite dei certificati di invalidità agli aventi diritto. Banca dati da cui Atc potrà attingere direttamente per il rilascio materiale dei contrassegni, eliminandosi in questo modo il rischio di falsificazioni materiali della documentazione, che come detto a quel punto viaggerà tutta per via elettronica.
3 - l'implementazione del nuovo sistema comunale di gestione informatica di tutto il sistema dei contrassegni per l'accesso a zone con limitazioni al traffico. Nuovo sistema che per altro permetterà maggiori potenzialità di controllo e monitoraggio di tutti i permessi, in particolare dei permessi handicap, contro eventuali abusi.
4 - la riduzione ad una sola targa per volta, rispetto alle 10 attuali potenzialmente in contemporanea, abbinabili a ciascun contrassegno handicap, tramite un nuovo sistema che nel contempo permetterà al titolare modalità agevolate di accreditamento e di sostituzione della targa da autorizzare tramite sms, mail, telefono o fax, in sostanza con il medesimo metodo che lei proponeva per i non residenti.
5 - la realizzazione di una banca dati unica regionale, che permetterà di collegare tutti i contrassegni all'anagrafe dei principali comuni dell'Emilia-Romagna, eliminando in tempo reale quelli assegnati a persone decedute. Pratica che come ricordavo è comunque già da tempo in uso nel comune di Bologna per i propri invalidi residenti nel territorio comunale".
Il consigliere Daniele Carella si è dichiarato non soddisfatto.
Il consigliere Michele Facci si è dichiarato non soddisfatto.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"Preso atto di quanto riportato dalla stampa locale in data odierna, in merito alla non restituzione del contrassegno H intestato a persona deceduta 2 anni fa e al conseguente mantenimento delle targhe abbinate nella lista 'bianca', da parte di Paolo Nanni, Consigliere Provinciale ed ex Consigliere Regionale dell'IDV, domanda alla Amministrazione come sia possibile che non sia stato registrato un decesso per ben due anni e si sia quindi mantenuto valido il contrassegno con le relative targhe abbinate e cosa si sta facendo per controllare che non siano in essere casi simili e per evitare che si possano ripetere.
Considerato che il Consigliere Nanni, dichiara che non aveva bisogno di usare i 'benefit' del pass H poiché in possesso di quello da Consigliere Provinciale, essendo le prerogative del primo ben diverse (almeno per quanto mi è dato di sapere) da quelle del secondo,chiede se a sapere dell'Amministrazione se il Consigliere Nanni abbia circolato nei due anni usufruendo di quello che permette il primo (l'H) o il secondo.
Chiede quanto sopra poiché, sempre il Consigliere Nanni, dichiara di 'poter andare dovunque, anche sulle preferenziali', non essendo a conoscenza che questo possa essere possibile con il permesso rilasciato al Consigliere Provinciale (oppure si?); chiede in virtù di quale permesso, possa il Consigliere stesso, fare una simile pubblica affermazione.
Nel sottolineare come, a parere dello scrivente, appare come poco credibile che un addetto ai lavori ex Consigliere Regionale e Consigliere Provinciale in carica, possa non sapere che è dovere degli interessati e utilizzatori del contrassegno H al servizio del disabile, comunicarne il decesso e restituire il contrassegno stesso, chiede come intenda muoversi, ergo, cosa intenda fare, in questa specifica vicenda l'Amministrazione, a tutela della propria dignità e credibilità, ma ancora di più a tutela dei disabili 'veri' e di coloro che 'veramente' li supportano nella loro quotidianità.
Chiede infine cosa aspetti l'Amministrazione ad equiparare i Consiglieri Provinciali a quelli Comunali sul piano della mobilità personale, ovvero se non ritenga che l'attuale permanente situazione sperequata debba cessare quanto prima".
La domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl):
"Premesso che la vicenda del pass invalidi utilizzato dal Consigliere Provinciale Idv ha riportato alla luce la questione degli omessi controlli sugli accessi alla Ztl, chiede all'Amministrazione quando, e con quali modalità, la Giunta e l'Assessorato di riferimento, intendono rivedere i criteri di autorizzazione dei permessi di accesso, nonché i relativi controlli per la Ztl del Comune di Bologna".
La risposta dell'assessore Andrea Colombo:
"In premessa è opportuno chiarire per quanto riguarda la cronaca di attualità di questi ultimi giorni che il consigliere Nanni era in possesso di un contrassegno IP che autorizza esclusivamente la circolazione in ZTL per esigenze strettamente connesse all'esercizio della funziona pubblica ricoperta, e che, come indicato sul retro del contrassegno stesso, non consente l'ingrasso nelle aree pedonali, sulle corsie preferenziali riservate ai bus, e nell'aera 'T'. Va anche chiarito però che i sistemi di rilevazione telematica operano in diretto collegamento con le banche dati degli autorizzati, per cui eventuali passaggi su tratti di strada sui quali vige il controllo telematico, come ad esempio varchi di accesso al centro storico e corsie preferenziali, non rimangono registrati, salvo ovviamente i casi di indagine giudiziaria, se sono effettuati in presenza di una autorizzazione, di cui il consigliere a tutti gli effetti poteva beneficiare. In particolare il collegamento della targa del consigliere al contrassegno IP non consentiva il transito sulle corsie preferenziali, ma viceversa il collegamento con il contrassegno handicap rimasto attivo lo consentiva. Per questo motivo la verifica effettuata dal sistema avrebbe comportato, e ha comportato, la non verbalizzazione di alcuna infrazione al codice della strada, atteso che il veicolo risultava all'epoca in possesso di entrambe le autorizzazioni, una delle quali come detto permetteva il passaggio sulle corsie riservate.
In generale va ricordato che la targa collegata al contrassegno handicap di un disabile non residente a Bologna è inserita nel database di gestione dei contrassegni fino alla data di scadenza del contrassegno stesso, che è allegato in copia insieme alla richiesta di inserimento targa, salvo che il titolare di contrassegno non dichiari che ha necessità di utilizzare quella targa per un periodo inferiore a quello di validità del contrassegno stesso. Se il Comune di residenza del titolare, comune ovviamente diverso da quello di Bologna perché stiamo parlando di non residenti, non comunica la data di decesso del titolare di contrassegno H al comune di Bologna, le targhe collegate a quel contrassegno rimangono inserite fino alla sua scadenza. Eventuali modifiche come quelle che proponeva il consigliere Carella le terremo sicuramente in considerazione sapendo che vi è un diritto all'ingresso che non può essere compromesso e pregiudicato con modalità che possono essere ostative, però lo verificheremo volentieri anche in accordo con i comuni dell'hinterland da cui ovviamente proviene il maggior numero di non residenti che accedono alle aree telecontrollate della città.
Viceversa, le targhe collegate a contrassegni handicap di invalidi residenti a Bologna, sono eliminate automaticamente dal database delle autorizzazioni una volta accertato il decesso dell'avente diritto tramite un controllo automatico che già da anni, ogni mese, viene effettuato dal Comune di Bologna tramite l'incrocio tra la lista dei certificati di morte fornita dall'Anagrafe e l'elenco dei titolari di contrassegno handicap residenti in città. Ciò per rappresentare al Consiglio che i controlli in merito all'utilizzo dei pass handicap per quanto è oggi materialmente nelle possibilità del Comune di Bologna già avvengono, e più in generale voglio ricordare che i controlli in merito ai permessi per la ZTL sono attivi da tempo, e non è un caso da questo punto di vista che l'indagine penale della Procura di Bologna sia stata avviata esattamente a partire da una verifica effettuata dalla Polizia municipale e dal settore Mobilità.
L'Amminsitrazione comunale, come indicato più volte, ha in corso una serie di progetti che rispondono al preciso intento di tutelare i disabili contro gli abusi di falsi invalidi o di persone che esercitano in modo improprio il diritto loro attribuito dalla legge. Tali progetti sono monitorati da un gruppo di lavoro costituito da settore Mobilità sostenibile, Polizia municipale, Ausl e Atc in qualità di gestore dei contrassegni. E riguardano in particolare 5 punti:
1 - la revisione già in essere delle vecchie procedure di rinnovo dei contrassegni H temporanei tramite l'imposizione dell'obbligo di effettuare una nuova visita presso la commissione medico-legale dell'Ausl non risultando invece più sufficiente la semplice certificazione del medico curante. Ciò sta avvenendo in particolare già dallo scorso gennaio.
2 - l'attivazione di una nuova banca dati informatica da parte dell'Ausl che consentirà il caricamento ad opera dell'Ausl stessa in esito al compimento delle visite dei certificati di invalidità agli aventi diritto. Banca dati da cui Atc potrà attingere direttamente per il rilascio materiale dei contrassegni, eliminandosi in questo modo il rischio di falsificazioni materiali della documentazione, che come detto a quel punto viaggerà tutta per via elettronica.
3 - l'implementazione del nuovo sistema comunale di gestione informatica di tutto il sistema dei contrassegni per l'accesso a zone con limitazioni al traffico. Nuovo sistema che per altro permetterà maggiori potenzialità di controllo e monitoraggio di tutti i permessi, in particolare dei permessi handicap, contro eventuali abusi.
4 - la riduzione ad una sola targa per volta, rispetto alle 10 attuali potenzialmente in contemporanea, abbinabili a ciascun contrassegno handicap, tramite un nuovo sistema che nel contempo permetterà al titolare modalità agevolate di accreditamento e di sostituzione della targa da autorizzare tramite sms, mail, telefono o fax, in sostanza con il medesimo metodo che lei proponeva per i non residenti.
5 - la realizzazione di una banca dati unica regionale, che permetterà di collegare tutti i contrassegni all'anagrafe dei principali comuni dell'Emilia-Romagna, eliminando in tempo reale quelli assegnati a persone decedute. Pratica che come ricordavo è comunque già da tempo in uso nel comune di Bologna per i propri invalidi residenti nel territorio comunale".
Il consigliere Daniele Carella si è dichiarato non soddisfatto.
Il consigliere Michele Facci si è dichiarato non soddisfatto.