Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta del consigliere Corrado Melega (Partito democratico) sulle interruzioni di gravidanza.
"Ho chiesto di intervenire per commentare un articolo apparso la settimana scorsa sulla pagina locale di Repubblica riguardante il numero di ivg eseguite a Bologna ; si tratta infatti di come trarre conclusioni errate da numeri che pure sono corretti. Il titolo recita “Regione ,aborti in aumento dove c’è la pillola “ da cui si potrebbe interpretare che l’uso della pillola ru provoca un aumento del ricorso alla interruzione di gravidanza, sopratutto all’Ospedale Maggiore di Bologna. I numeri però che, come ho detto sono corretti, vanno interpretati : il Maggiore è uno dei pochi centri della Regione e dell’Italia centro -settentrionale, che usa il metodo farmacologico; infatti il 35% delle pazienti che usa questo metodo viene da altre province e da fuori regione. Inoltre c’è un accordo tra i due maggiori ospedali di Bologna ,per il quale è il Maggiore che si occupa dell’aborto farmacologico . Per questo i consultori, che gestiscono il percorso ivg ,se una donna che chiede l’interruzione ha un’epoca di gestazione uguale o inferiore a 7 settimane illustrano la possibilità dell’uso della pillola ru e se la donna accetta viene indirizzata all’ospedale Maggiore . Ecco perchè il numero degli aborti farmacologici risulta aumentato al Maggiore : in realtà se guardiamo i dati globali della Regione e del Paese gli aborti sono calati del 1,7% in Italia e del 1% circa in Regione. Oltretutto i dati riportati si riferiscono al 2010 . Nel 2011 i dati ovviamente riferiti solo al Maggiore parlano di andamento in calo del numero totale degli aborti (da 1237 a 1141),mentre restano sostanzialmente stabili le interruzioni farmacologiche ( da 318 a 333 ).Come ho cercato di dire i numeri possono essere interpretati in maniera diversa se sono estrapolati da un contesto più generale".