QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PEDONALIZZAZIONE
L'assessore alla Mobilità e ai Trasporti Andrea Colombo, ha risposto nella seduta odierna di Question time alla domanda di attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord) sul piano di pedonalizzazione.
La domanda d'attualità del consigli...
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L'assessore alla Mobilità e ai Trasporti Andrea Colombo, ha risposto nella seduta odierna di Question time alla domanda di attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord) sul piano di pedonalizzazione.
La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):
"Parlando ancora di pedonalizzazione, che è uno degli argomenti caldi della cronaca bolognese, leggo sulla stampa cittadina che ci sono non solo i timori dei commercianti, che paventano una ulteriore diminuzione di affluenza nei negozi del centro, ma anche quello dei comuni cittadini, in particolare delle donne che lavorano, che si troverebbero ad affrontare situazioni in cui dovrebbero scegliere se: accompagnare i figli a scuola, andare a lavorare, ritirare i figli, accompagnarli a sport o a fare altre attività, perché tutte queste cose, insieme, non le possono fare se vanno a piedi e hanno un lavoro in centro città.
A questo punto chiedo al signor sindaco e al suo assessore alla Mobilità quali siano le condizioni attuali di un eventuale piano di pedonalizzazione del centro alla luce di:
1) probabile taglio dei fondi che il Governo doveva trasferire per la realizzazione del Civis e che il Sindaco riteneva di spostare sul potenziamento del servizio di trasporto locale;
2) quali siano i programmi di implementazione del trasporto da e verso il centro e i piani di messa in sicurezza delle vie che vi sfociano, quali via san Vitale che ogni anno sprofonda di due cm circa;
3) quali siano le strutture che saranno messe a disposizione dei cittadini per allocare i propri mezzi privati e lasciarli in prossimità della zona che si intende proibire alla circolazione, cioè alla zona pedonalizzata e se le stesse saranno potenziate e con quali fondi;
4) se si pensa ancora alla dismissione di Staveco alla luce dei nuovi tagli previsti nel trasferimento dei fondi governativi".
La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:
"Grazie presidente. In merito ai finanziamenti statali attualmente oggetto di dibattito d'attualità relativi sia al progetto Civis sia alla metro tranvia, non posso che confermare a integrazione alla prima risposta che ho dato, che il massimo impegno della Giunta, di Tper e anche del Ministero dei Trasporti, è quello della salvaguardia di tali finanziamenti per, da un lato completare il sistema ferroviario bolognese e, dall'altro, potenziare il Sistema Ferroviario Metropolitano.
Seguo la traccia delle domande facendo riferimento innanzitutto a via S. Vitale. La via S.Vitale è stata oggetto di lavori per il rifacimento della sovrastruttura stradale nell'ambito del Progetto Civis, nel periodo dal 12/07/2010 al 12/09/2010. I lavori hanno riguardato la demolizione dei vecchi conglomerati bituminosi per l'intera sezione stradale e la successiva ricostruzione con conglomerati bituminosi modificati per un complessivo spessore di cm 20. A differenza di quanto riportato ad oggi non risultano pervenute a questo Settore Lavori Pubblici ne al Servizio di Manutenzione Strade richieste di interventi o sopralluoghi di verifica in merito a cedimenti della carreggiata stradale, soprattutto negli ultimi tempi, ovvero da quando è stata riasfaltata nell'ambito dell'appalto del CIVIS. Nello stesso senso depone anche il risultato delle intense precipitazioni nevose ch ehanno talvolta messo in discussione l'asfalto di altre strade, ma non quelle negli ultimi anni rifatte tramite il progetto Civis.
Per quanto riguarda la questione dei parcheggi dove i cittadini possano mettere in sosta i propri mezzi privati in prossimità delle zone pedonalizzate o comunque interessate dal piano della pedonalità si ritiene innanzitutto che il progetto della nuova pedonalità porterà ad una diversa ripartizione modale modificando sensibilmente le modalità di accesso al centro storico in linea con gli obbiettivi di avere una mobilità sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Il progetto comunque prevede anche un potenziamento dei parcheggi sia creando aree di sosta a servizio degli utenti su due ruote (motorini), sia in favore dei parcheggi di attestamento per le auto attraverso la realizzazione di un nuovo parcheggio al Baraccano e a Porta Saragozza oltre all'ampliamento del parcheggio nell'area Staveco e la realizzazione del nuovo parcheggio previsto nella attuale sede di Hera. La realizzazione di tali parccheggi è pensata nel nostro piano sia tramite politiche urbanistiche, in relazione alla trasformazione delle aree dismesse, sia di project financing, e quindi con il coinvolgimento di soggetti economici privati.
Per quanto riguarda in particolare l'area Staveco, nella sua domanda si ipotizzavano effetti negativi dei tagli previsti nel trasferimento dei fondi governativi
In realtà le due cose non sono tra loro connesse, nel senso che attualmente l'area Staveco, che già stata dismessa da un pezzo, rispetto all'uso militare, è un'area di proprietà dello Stato, inclusa in un processo di valorizzazione e dotata di precise destinazioni urbanistiche, inclusa la realizzazione di parcheggi pubblici. Nel momento in cui partirà la valorizzazione di tale area lo stato si confronterà con l'amministrazione comunale per definire nel piano operativo comunale, i dettagli urbanistici inclusi quelli per realizzare i parcheggi pubblici di cui sopra. Tra l'altro l'Accordo integrativo sottoscritto il 7 ottobre 2010 prevede la possibilità di trasferire al Comune beni di proprietà dello Stato quale eventuale compensazione della somma dovuta dallo Stato al Comune in ragione dell'avvenuta conclusione dei processi di valorizzazione. Esattamente su questo schema si appoggia un'idea di acquisizione da parte del Comune della proprietà della Staveco, cosa che quindi potrà avverarsi ad avvenuta valorizzazione del patrimonio oggetto del PUV del Piano Unitario di valorizzazione . In ogni caso per quanto riguarda il parcheggio Staveco, è ipotizzabile pensare trovare soluzioni di potenziamento delle attuali aree di sosta anche provvisorie e quindi di più facile realizzazione.
Per quanto riguarda infine la pedonalità, le confermo che a seguito dei ricchi e complessi incontri avuti nei quartieri ci sarà un momento di restituzione degli esiti di quella discussione e anche della posizione della giunta nelle prossime settimane".
Il consigliere Bernardini si è dichiarato insoddisfatto.
La domanda d'attualità del consigliere Manes Bernardini (Lega Nord):
"Parlando ancora di pedonalizzazione, che è uno degli argomenti caldi della cronaca bolognese, leggo sulla stampa cittadina che ci sono non solo i timori dei commercianti, che paventano una ulteriore diminuzione di affluenza nei negozi del centro, ma anche quello dei comuni cittadini, in particolare delle donne che lavorano, che si troverebbero ad affrontare situazioni in cui dovrebbero scegliere se: accompagnare i figli a scuola, andare a lavorare, ritirare i figli, accompagnarli a sport o a fare altre attività, perché tutte queste cose, insieme, non le possono fare se vanno a piedi e hanno un lavoro in centro città.
A questo punto chiedo al signor sindaco e al suo assessore alla Mobilità quali siano le condizioni attuali di un eventuale piano di pedonalizzazione del centro alla luce di:
1) probabile taglio dei fondi che il Governo doveva trasferire per la realizzazione del Civis e che il Sindaco riteneva di spostare sul potenziamento del servizio di trasporto locale;
2) quali siano i programmi di implementazione del trasporto da e verso il centro e i piani di messa in sicurezza delle vie che vi sfociano, quali via san Vitale che ogni anno sprofonda di due cm circa;
3) quali siano le strutture che saranno messe a disposizione dei cittadini per allocare i propri mezzi privati e lasciarli in prossimità della zona che si intende proibire alla circolazione, cioè alla zona pedonalizzata e se le stesse saranno potenziate e con quali fondi;
4) se si pensa ancora alla dismissione di Staveco alla luce dei nuovi tagli previsti nel trasferimento dei fondi governativi".
La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:
"Grazie presidente. In merito ai finanziamenti statali attualmente oggetto di dibattito d'attualità relativi sia al progetto Civis sia alla metro tranvia, non posso che confermare a integrazione alla prima risposta che ho dato, che il massimo impegno della Giunta, di Tper e anche del Ministero dei Trasporti, è quello della salvaguardia di tali finanziamenti per, da un lato completare il sistema ferroviario bolognese e, dall'altro, potenziare il Sistema Ferroviario Metropolitano.
Seguo la traccia delle domande facendo riferimento innanzitutto a via S. Vitale. La via S.Vitale è stata oggetto di lavori per il rifacimento della sovrastruttura stradale nell'ambito del Progetto Civis, nel periodo dal 12/07/2010 al 12/09/2010. I lavori hanno riguardato la demolizione dei vecchi conglomerati bituminosi per l'intera sezione stradale e la successiva ricostruzione con conglomerati bituminosi modificati per un complessivo spessore di cm 20. A differenza di quanto riportato ad oggi non risultano pervenute a questo Settore Lavori Pubblici ne al Servizio di Manutenzione Strade richieste di interventi o sopralluoghi di verifica in merito a cedimenti della carreggiata stradale, soprattutto negli ultimi tempi, ovvero da quando è stata riasfaltata nell'ambito dell'appalto del CIVIS. Nello stesso senso depone anche il risultato delle intense precipitazioni nevose ch ehanno talvolta messo in discussione l'asfalto di altre strade, ma non quelle negli ultimi anni rifatte tramite il progetto Civis.
Per quanto riguarda la questione dei parcheggi dove i cittadini possano mettere in sosta i propri mezzi privati in prossimità delle zone pedonalizzate o comunque interessate dal piano della pedonalità si ritiene innanzitutto che il progetto della nuova pedonalità porterà ad una diversa ripartizione modale modificando sensibilmente le modalità di accesso al centro storico in linea con gli obbiettivi di avere una mobilità sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Il progetto comunque prevede anche un potenziamento dei parcheggi sia creando aree di sosta a servizio degli utenti su due ruote (motorini), sia in favore dei parcheggi di attestamento per le auto attraverso la realizzazione di un nuovo parcheggio al Baraccano e a Porta Saragozza oltre all'ampliamento del parcheggio nell'area Staveco e la realizzazione del nuovo parcheggio previsto nella attuale sede di Hera. La realizzazione di tali parccheggi è pensata nel nostro piano sia tramite politiche urbanistiche, in relazione alla trasformazione delle aree dismesse, sia di project financing, e quindi con il coinvolgimento di soggetti economici privati.
Per quanto riguarda in particolare l'area Staveco, nella sua domanda si ipotizzavano effetti negativi dei tagli previsti nel trasferimento dei fondi governativi
In realtà le due cose non sono tra loro connesse, nel senso che attualmente l'area Staveco, che già stata dismessa da un pezzo, rispetto all'uso militare, è un'area di proprietà dello Stato, inclusa in un processo di valorizzazione e dotata di precise destinazioni urbanistiche, inclusa la realizzazione di parcheggi pubblici. Nel momento in cui partirà la valorizzazione di tale area lo stato si confronterà con l'amministrazione comunale per definire nel piano operativo comunale, i dettagli urbanistici inclusi quelli per realizzare i parcheggi pubblici di cui sopra. Tra l'altro l'Accordo integrativo sottoscritto il 7 ottobre 2010 prevede la possibilità di trasferire al Comune beni di proprietà dello Stato quale eventuale compensazione della somma dovuta dallo Stato al Comune in ragione dell'avvenuta conclusione dei processi di valorizzazione. Esattamente su questo schema si appoggia un'idea di acquisizione da parte del Comune della proprietà della Staveco, cosa che quindi potrà avverarsi ad avvenuta valorizzazione del patrimonio oggetto del PUV del Piano Unitario di valorizzazione . In ogni caso per quanto riguarda il parcheggio Staveco, è ipotizzabile pensare trovare soluzioni di potenziamento delle attuali aree di sosta anche provvisorie e quindi di più facile realizzazione.
Per quanto riguarda infine la pedonalità, le confermo che a seguito dei ricchi e complessi incontri avuti nei quartieri ci sarà un momento di restituzione degli esiti di quella discussione e anche della posizione della giunta nelle prossime settimane".
Il consigliere Bernardini si è dichiarato insoddisfatto.