QUESTION TIME: CHIARIMENTI SULL'UTILIZZO ZONA PEDONALIZZATA DI VIA D'AZEGLIO DA MEZZI DI TRASPORTO MERCI
L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposta oggi, nel corso del Question Time, all'interpellanza presentata dal consigliere comunale Daniele Carella (Pdl) sull'utilizzo della zona pedonalizzata di via D'Azeglio da mezzi di trasporto merci....
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L'assessore alla Mobilità Andrea Colombo ha risposta oggi, nel corso del Question Time, all'interpellanza presentata dal consigliere comunale Daniele Carella (Pdl) sull'utilizzo della zona pedonalizzata di via D'Azeglio da mezzi di trasporto merci.
Interpellanza del consigliere Daniele Carella (PdL)
"Premesso che in data 8 marzo u.s. avevo presentato la domanda di attualità con i contenuti di cui sotto, che la Presidenza del Consiglio Comunale ha ritenuto di non accoglierla con motivazioni alquanto discutibili e lesive delle mie prerogative di Consigliere Comunale, che lo scrivente ritiene invece che tale problematica è ancora, come lo era al momento della presentazione, di attualità, argomento di dibattito, di attenzione generale con una forte valenza politica in merito alle scelte e agli indirizzi da parte del Sindaco e della Giunta, presenta la stessa in forma di interpellanza diretta al Sindaco e alla Giunta:
stabilito come la situazione sia stata personalmente verificata dallo scrivente che, coinvolto da un cittadino, ha pure scattato foto , giovedì 8 marzo 2012; sottolineato che lo scrivente ha trovato questa situazione in essere alle h 8.30 circa e che, la stessa, si è protratta identica almeno fino alle h 8.55, orario in cui il sottoscritto ha dovuto lasciare la strada per entrate in Palazzo D'Accursio, acclarata la consapevolezza che la situazione oggetto della domanda è lavorativa e non di arrogante spregio delle regole da parte dei protagonisti, interpella il Sindaco e la Giunta
1) Come sia possibile che, nell'orario indicato in premessa, sussista una simile situazione nella via D'Azeglio,
unica (a mia conoscenza e teoricamente a questo punto) via pedonale (nel tratto tra via IV Novembre e via Farini) di Bologna e, addirittura, al centro (siamo all'altezza del civico 13) della stessa?
2) Quali sono le regole che stabiliscono l'utilizzo della via in questione e chi dovrebbe - e come - controllare che siano rispettate?
3) Si coglie l'occasione per domandare se è ancora in essere la norma che stabilisce che le biciclette debbano andare a "passo d'uomo" nelle zone pedonali oppure sia stata soppressa".
Risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo
"La situazione illustrata dalle fotografie che lei consigliere ha allegato all’interpellanza è relativa ad un veicolo regolarmente autorizzato al transito ed alla sosta nella zona pedonalizzata, limitatamente al tempo necessario a garantire il rifornimento di un pubblico esercizio. L’autorizzazione fa infatti riferimento all’ordinanza P.G. n. 169900 del 2003 che prevede fra l’altro la possibilità di rilasciare autorizzazioni di validità non superiore alle 96 ore, in deroga alla disciplina di pedonalizzazione della via d’Azeglio, per permettere il carico e scarico delle merci.
Concordo sulla necessità di una più adeguata regolamentazione di queste ipotesi e quindi di rivedere la procedura di rilascio di questa tipologia di permessi al fine di restringere e meglio controllare le possibilità di transito e stazionamento dei veicoli. Rappresenta una forma di elasticità autorizzativa pensata nel 2003 ma che ha bisogno di una manutenzione quantomeno nei presupposti e nelle condizioni di rilascio. Forse perfino nella possibilità stessa di rilascio in quanto uno dei presupposti della possibilità di pedonalizzare ad esempio via d'Azeglio e altre strade è la presenza di attestamenti all'inizio e alla fine della strada, ma soprattutto laterali, che consentono queste ordinarie operazioni di carico e scarico mediante l'ausilio di carrelli senza necessità di invadere con veicoli motorizzati l'area pedonale.
Per quanto riguarda invece il tema del passaggio delle biciclette nelle aree pedonali, anche a seguito delle modifiche normative intervenuto sul Codice della strada in particolare sull'articolo 3 comma 1 punto 2 nel 2003, l'area pedonale viene oggi definita come zona interdetta alla circolazione dei veicoli salvo quella in servizio di emergenza, veicoli a servizio di persone con limitate e impedite capacità motorie e velocipedi. Concordo con lei in merito all'appello al buon senso, rispetto al tema di come si sviluppa la mobilità ciclabile in centro città. Come ho avuto modo di dire nel corso dell'iniziativa del 3 aprile scorso in Sala Borsa, faccio appello al buon senso e invito tutti ad evitare guerre tra utenti della strada parimenti deboli e parimenti a nullo impatto ambientali e a ricercare viceversa condizioni di convivenza utilizzando quelle regole di prudenza e analisi della compatibilità nel contesto in cui ci si muove, che permettono di far convivere chi si muove a piedi e in bicicletta".
Interpellanza del consigliere Daniele Carella (PdL)
"Premesso che in data 8 marzo u.s. avevo presentato la domanda di attualità con i contenuti di cui sotto, che la Presidenza del Consiglio Comunale ha ritenuto di non accoglierla con motivazioni alquanto discutibili e lesive delle mie prerogative di Consigliere Comunale, che lo scrivente ritiene invece che tale problematica è ancora, come lo era al momento della presentazione, di attualità, argomento di dibattito, di attenzione generale con una forte valenza politica in merito alle scelte e agli indirizzi da parte del Sindaco e della Giunta, presenta la stessa in forma di interpellanza diretta al Sindaco e alla Giunta:
stabilito come la situazione sia stata personalmente verificata dallo scrivente che, coinvolto da un cittadino, ha pure scattato foto , giovedì 8 marzo 2012; sottolineato che lo scrivente ha trovato questa situazione in essere alle h 8.30 circa e che, la stessa, si è protratta identica almeno fino alle h 8.55, orario in cui il sottoscritto ha dovuto lasciare la strada per entrate in Palazzo D'Accursio, acclarata la consapevolezza che la situazione oggetto della domanda è lavorativa e non di arrogante spregio delle regole da parte dei protagonisti, interpella il Sindaco e la Giunta
1) Come sia possibile che, nell'orario indicato in premessa, sussista una simile situazione nella via D'Azeglio,
unica (a mia conoscenza e teoricamente a questo punto) via pedonale (nel tratto tra via IV Novembre e via Farini) di Bologna e, addirittura, al centro (siamo all'altezza del civico 13) della stessa?
2) Quali sono le regole che stabiliscono l'utilizzo della via in questione e chi dovrebbe - e come - controllare che siano rispettate?
3) Si coglie l'occasione per domandare se è ancora in essere la norma che stabilisce che le biciclette debbano andare a "passo d'uomo" nelle zone pedonali oppure sia stata soppressa".
Risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo
"La situazione illustrata dalle fotografie che lei consigliere ha allegato all’interpellanza è relativa ad un veicolo regolarmente autorizzato al transito ed alla sosta nella zona pedonalizzata, limitatamente al tempo necessario a garantire il rifornimento di un pubblico esercizio. L’autorizzazione fa infatti riferimento all’ordinanza P.G. n. 169900 del 2003 che prevede fra l’altro la possibilità di rilasciare autorizzazioni di validità non superiore alle 96 ore, in deroga alla disciplina di pedonalizzazione della via d’Azeglio, per permettere il carico e scarico delle merci.
Concordo sulla necessità di una più adeguata regolamentazione di queste ipotesi e quindi di rivedere la procedura di rilascio di questa tipologia di permessi al fine di restringere e meglio controllare le possibilità di transito e stazionamento dei veicoli. Rappresenta una forma di elasticità autorizzativa pensata nel 2003 ma che ha bisogno di una manutenzione quantomeno nei presupposti e nelle condizioni di rilascio. Forse perfino nella possibilità stessa di rilascio in quanto uno dei presupposti della possibilità di pedonalizzare ad esempio via d'Azeglio e altre strade è la presenza di attestamenti all'inizio e alla fine della strada, ma soprattutto laterali, che consentono queste ordinarie operazioni di carico e scarico mediante l'ausilio di carrelli senza necessità di invadere con veicoli motorizzati l'area pedonale.
Per quanto riguarda invece il tema del passaggio delle biciclette nelle aree pedonali, anche a seguito delle modifiche normative intervenuto sul Codice della strada in particolare sull'articolo 3 comma 1 punto 2 nel 2003, l'area pedonale viene oggi definita come zona interdetta alla circolazione dei veicoli salvo quella in servizio di emergenza, veicoli a servizio di persone con limitate e impedite capacità motorie e velocipedi. Concordo con lei in merito all'appello al buon senso, rispetto al tema di come si sviluppa la mobilità ciclabile in centro città. Come ho avuto modo di dire nel corso dell'iniziativa del 3 aprile scorso in Sala Borsa, faccio appello al buon senso e invito tutti ad evitare guerre tra utenti della strada parimenti deboli e parimenti a nullo impatto ambientali e a ricercare viceversa condizioni di convivenza utilizzando quelle regole di prudenza e analisi della compatibilità nel contesto in cui ci si muove, che permettono di far convivere chi si muove a piedi e in bicicletta".