QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUI SOTTOPASSI
Patrizia Gabellini, assessore alla Qualità urbana, nella seduta odierna di Question time, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sull'utilizzo dei sottopassi in centro. L'assessore ha spiegato in...
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Patrizia Gabellini, assessore alla Qualità urbana, nella seduta odierna di Question time, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord) sull'utilizzo dei sottopassi in centro. L'assessore ha spiegato in particolare le problematiche ed i progetti che interessano i sottopassi di via Marconi - Ugo Bassi, e di via Rizzoli.
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord):
"Visto gli articoli apparsi sulla stampa - di seguito allegati - e dopo avere effettuato di persona un sopralluogo sia negli ingressi del sottopasso di Via Ugo Bassi / Rizzoli sia in Ugo Bassi/ Marconi e constatato il pessimo stato di abbandono e degrado in cui versano detti luoghi diventati ormai latrine a cielo aperto,
- tenuto conto inoltre, come più volte sollevato, la necessità che ha Bologna di servizi pubblici, di parcheggi per scooter, nonchè spazi per la cultura,
- considerato il momento di pesanti ristrettezze economiche, e la forte necessità che ha Comune di Bologna, di mettere a reddito quanto più possibile,
si chiede al signor Sindaco e alla Giunta:
- se è in atto un progetto per ridare nuova vita a questi spazi abbandonati , che, se ben utilizzati, potrebbero rivitalizzare il nostro centro storico, portando grandi vantaggi sotto tanti punti di vista: da quello della riqualificazione, alla sicurezza, a quello turistico, culturale, economico,
- se si è presa in considerazione l'ipotesi di indire un bando/concorso per attrarre investitori dando loro l'opportunità di intervenire con idee e progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi detti".
La risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:
"Ci sono una serie di programmi in corso. Nella sua domanda faceva riferimento all'ipotesi di parcheggi moto. Sgombrerei subito il campo da questo punto.
Sono state fatte delle ipotesi di utilizzo dei sottopassi per parcheggi moto, ma questa cosa è sembrata non interessante per Rizzoli, per le ragioni che dirò in seguito, perché ci possono essere destinazioni più adatte.
Per quel che riguarda il sottopasso di via Marconi-Ugo Bassi, dopo un sopralluogo abbiamo riscontrato la presenza di una centrale elettrica costruita per il Civis, che ha occupato una buona parte di quel sottopasso, ma è stato fatto un progetto preliminare per ristrutturare i bagni e di utilizzarli. Accanto a questo progetto, che vede come si possa adeguare quel patrimonio, attrezzando un parco bagni, è stato fatto un progetto, ancora preliminare, non tanto di parcheggio per moto, quanto per biciclette, una ipotesi che però è ancora in discussione.
Le dico subito quali sono i problemi relativi a questo, su cui già ci sono valutazioni di natura tecnica. Il problema è la copertura, cioè il soffitto di questo sottopasso e la strada sovrastante. Ci sono delle infiltrazioni, non dovute a oggi, ma ad episodi precedenti. La sistemazione del tetto comporta quindi una sistemazione della strada. Su questo si stanno facendo delle verifiche di costi, perché è evidente che una impermeabilizzazione con il mantenimento delle pietre è estremamente costosa, viceversa, una impermeabilizzazione con asfaltatura avrebbe costi ancora alti, ma più contenuti.
Altro problema, da quando negli anni '60 fu fatta questa opera grandiosa, anche lei avrà visto come me in una recente mostra le foto di questo grande scavo, sono cambiate le regole per la sicurezza e per l'igiene, cosa che ha inciso sul progressivo abbandono della attività che erano sotto. Le nuove regole non consentono più attività permanenti, perché il tetto è basso. Il sottopasso ha un certo tipo di destinazione, che è interessante e va raffinato.
Su Rizzoli, la parte che era occupata dall'Urban Center prima che si trasferisse in Sala Borsa, oggi è occupata dalla Fondazione Golinelli e dal laboratorio Start, e l'accesso è sotto il quadriportico. Quella parte del sottopasso ha una convenzione che è stata rinnovata, e che può essere rinnovata fino a dicembre 2016, annualmente, secondo le verifiche di permanenza di interesse per queste attività virtuose, e anche in relazione al fatto che possano trovarsi alternative per la collocazione altrove di queste. Queste attività, come anche Urban Center, si possono annoverare come temporanee, e quindi sono compatibili con le regole vigenti sull'utilizzo di questo genere di spazi.
Quella è una parte, ma c'è tutta un'altra parte, collegata alle uscite a cui lei fa riferimento. Scendendo dalla rampa accanto al parcheggio dei taxi si trovano i locali di Atc. Li c'è inoltre una semplice parte divisoria rispetto all'ex cinema Arcobaleno. Su questo è stato fatto un atto di indirizzo a seguito di un incontro con la proprietà dell'ex cinema Arcobaleno, MG cinema Srl, che è intenzionata a trasformare la parte superiore, quella sotto il portico, di 250 metri quadrati, i locali che sono stati recentemente occupati, quando anche il mercato di mezzo fu occupato, in attività di commercio medio piccolo. La richiesta che ha fatto MG di trasformare i locali superiori è andata di pari passo con una ipotesi, che io ho trovato già ad uno stato avanzato, di dare in uso al Comune di Bologna la sala del cinema. Siamo di fronte da un locale Liberty, certamente di interesse storico e architettonico, la sala arte e cinema si presta ad essere utilizzata per attività di tipo convegnistico, museale, per spettacoli vari, ed ha un interessante accesso tramite gli attuali locali di Atc e la rampa con la piazza. Questo potrebbe essere un elemento trainante di un riutilizzo molto prestigioso di tutto il compresso. Questo grande progetto è reso possibile dall'atto di indirizzo che la Giunta ha approvato con MG Srl, per cui i locali superiori vengono trasformati in negozio e viene data per 40 anni al Comune la possibilità di usare i locali sotto. Evidentemente è una operazione che va nella direzione di dover trovare investitori per costruire un programma economicamente sostenibile, ma di grandissimo interesse e prestigio. Su questa cosa dall'atto di indirizzo si deve passare ad un accordo, 40 anni è un tempo congruo per poter mettere in moto una operazione complessa. Stiamo facendo le verifiche per l'agibilità, fatte queste possiamo andare ad un accordo che ci mette in condizione di fare un progetto e di individuare anche le forme per trovare le risorse per questo.
La informo infine che la pulizia delle rampe e dei sottopassi è in capo a Manutencoop".
La consigliera Paola Francesca Scarano si è dichiarata soddisfatta.
La domanda d'attualità della consigliera Paola Francesca Scarano (Lega Nord):
"Visto gli articoli apparsi sulla stampa - di seguito allegati - e dopo avere effettuato di persona un sopralluogo sia negli ingressi del sottopasso di Via Ugo Bassi / Rizzoli sia in Ugo Bassi/ Marconi e constatato il pessimo stato di abbandono e degrado in cui versano detti luoghi diventati ormai latrine a cielo aperto,
- tenuto conto inoltre, come più volte sollevato, la necessità che ha Bologna di servizi pubblici, di parcheggi per scooter, nonchè spazi per la cultura,
- considerato il momento di pesanti ristrettezze economiche, e la forte necessità che ha Comune di Bologna, di mettere a reddito quanto più possibile,
si chiede al signor Sindaco e alla Giunta:
- se è in atto un progetto per ridare nuova vita a questi spazi abbandonati , che, se ben utilizzati, potrebbero rivitalizzare il nostro centro storico, portando grandi vantaggi sotto tanti punti di vista: da quello della riqualificazione, alla sicurezza, a quello turistico, culturale, economico,
- se si è presa in considerazione l'ipotesi di indire un bando/concorso per attrarre investitori dando loro l'opportunità di intervenire con idee e progetti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi detti".
La risposta dell'assessore Patrizia Gabellini:
"Ci sono una serie di programmi in corso. Nella sua domanda faceva riferimento all'ipotesi di parcheggi moto. Sgombrerei subito il campo da questo punto.
Sono state fatte delle ipotesi di utilizzo dei sottopassi per parcheggi moto, ma questa cosa è sembrata non interessante per Rizzoli, per le ragioni che dirò in seguito, perché ci possono essere destinazioni più adatte.
Per quel che riguarda il sottopasso di via Marconi-Ugo Bassi, dopo un sopralluogo abbiamo riscontrato la presenza di una centrale elettrica costruita per il Civis, che ha occupato una buona parte di quel sottopasso, ma è stato fatto un progetto preliminare per ristrutturare i bagni e di utilizzarli. Accanto a questo progetto, che vede come si possa adeguare quel patrimonio, attrezzando un parco bagni, è stato fatto un progetto, ancora preliminare, non tanto di parcheggio per moto, quanto per biciclette, una ipotesi che però è ancora in discussione.
Le dico subito quali sono i problemi relativi a questo, su cui già ci sono valutazioni di natura tecnica. Il problema è la copertura, cioè il soffitto di questo sottopasso e la strada sovrastante. Ci sono delle infiltrazioni, non dovute a oggi, ma ad episodi precedenti. La sistemazione del tetto comporta quindi una sistemazione della strada. Su questo si stanno facendo delle verifiche di costi, perché è evidente che una impermeabilizzazione con il mantenimento delle pietre è estremamente costosa, viceversa, una impermeabilizzazione con asfaltatura avrebbe costi ancora alti, ma più contenuti.
Altro problema, da quando negli anni '60 fu fatta questa opera grandiosa, anche lei avrà visto come me in una recente mostra le foto di questo grande scavo, sono cambiate le regole per la sicurezza e per l'igiene, cosa che ha inciso sul progressivo abbandono della attività che erano sotto. Le nuove regole non consentono più attività permanenti, perché il tetto è basso. Il sottopasso ha un certo tipo di destinazione, che è interessante e va raffinato.
Su Rizzoli, la parte che era occupata dall'Urban Center prima che si trasferisse in Sala Borsa, oggi è occupata dalla Fondazione Golinelli e dal laboratorio Start, e l'accesso è sotto il quadriportico. Quella parte del sottopasso ha una convenzione che è stata rinnovata, e che può essere rinnovata fino a dicembre 2016, annualmente, secondo le verifiche di permanenza di interesse per queste attività virtuose, e anche in relazione al fatto che possano trovarsi alternative per la collocazione altrove di queste. Queste attività, come anche Urban Center, si possono annoverare come temporanee, e quindi sono compatibili con le regole vigenti sull'utilizzo di questo genere di spazi.
Quella è una parte, ma c'è tutta un'altra parte, collegata alle uscite a cui lei fa riferimento. Scendendo dalla rampa accanto al parcheggio dei taxi si trovano i locali di Atc. Li c'è inoltre una semplice parte divisoria rispetto all'ex cinema Arcobaleno. Su questo è stato fatto un atto di indirizzo a seguito di un incontro con la proprietà dell'ex cinema Arcobaleno, MG cinema Srl, che è intenzionata a trasformare la parte superiore, quella sotto il portico, di 250 metri quadrati, i locali che sono stati recentemente occupati, quando anche il mercato di mezzo fu occupato, in attività di commercio medio piccolo. La richiesta che ha fatto MG di trasformare i locali superiori è andata di pari passo con una ipotesi, che io ho trovato già ad uno stato avanzato, di dare in uso al Comune di Bologna la sala del cinema. Siamo di fronte da un locale Liberty, certamente di interesse storico e architettonico, la sala arte e cinema si presta ad essere utilizzata per attività di tipo convegnistico, museale, per spettacoli vari, ed ha un interessante accesso tramite gli attuali locali di Atc e la rampa con la piazza. Questo potrebbe essere un elemento trainante di un riutilizzo molto prestigioso di tutto il compresso. Questo grande progetto è reso possibile dall'atto di indirizzo che la Giunta ha approvato con MG Srl, per cui i locali superiori vengono trasformati in negozio e viene data per 40 anni al Comune la possibilità di usare i locali sotto. Evidentemente è una operazione che va nella direzione di dover trovare investitori per costruire un programma economicamente sostenibile, ma di grandissimo interesse e prestigio. Su questa cosa dall'atto di indirizzo si deve passare ad un accordo, 40 anni è un tempo congruo per poter mettere in moto una operazione complessa. Stiamo facendo le verifiche per l'agibilità, fatte queste possiamo andare ad un accordo che ci mette in condizione di fare un progetto e di individuare anche le forme per trovare le risorse per questo.
La informo infine che la pulizia delle rampe e dei sottopassi è in capo a Manutencoop".
La consigliera Paola Francesca Scarano si è dichiarata soddisfatta.