QUESTION TIME, SULLA QUALITÀ DELL'ARIA
Così, Andrea Colombo, assessore alla Mobilità, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sulla qualità dell'aria.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"In merito a quanto illustr...
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Così, Andrea Colombo, assessore alla Mobilità, ha risposto alla domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl) sulla qualità dell'aria.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"In merito a quanto illustrato in aula di Consiglio dall'Assessore Colombo sulla qualità dell'aria registrata al vertice della T dalla centralina Mobile di Arpa,
chiede all'amministrazione quali siano le sue considerazioni sui perché dei risultati evidenziati, ovvero, su quali siano le motivazioni che hanno portato a quegli stessi risultati.
Chiede inoltre che vengano forniti e illustrati i dati disaggregati per giorni ed orari con le relative tabelle comparative dei contemporanei risultati delle altre centraline in funzione in città nel medesimo periodo, chiede che i risultati siano forniti assieme alla condizione meteo sussistente durante la registrazione degli stessi.
La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:
"Forse le due domande di attualità avrebbero potuto essere trattate, su mia richiesta, congiuntamente perché, in effetti, l'argomento è il medesimo, ma mi consente in fondo di tornare nuovamente su alcune considerazioni. Inanzitutto ribadisco che i dati finora disponibili dalla centralina di campionamento di Piazza Nettuno, che è stata qui tra febbraio e marzo, sono solo una parte di tutti quelli raccolti e riguardano PM10, PM2,5, benzene, ossidi di azoto, mentre sono stati rilevati, ma sono ancora oggetto di elaborazione, anche IPA (idrocarburi policiclici aromatici), l'ozono e soprattutto attendiamo i risultati del "black carbon", monitorato per la prima volta a Bologna e che in letteratura è indicato come il migliore marcatore di prossimità per l'inquinamento da traffico. Ovviamente i dati completi, appena disponibili, saranno forniti nella relazione finale di ARPA. E' ovvio che per una corretta interpretazione dei dati occorrerà avere il quadro totale delle informazioni. E' comunque, fin da questi primi dati disponibili, già evidente che il monitoraggio effettuato ha evidenziato un livello di inquinamento del centro storico che merita una particolare attenzione, sia per ulteriori approfondimenti di studio che per provvedimenti volti ad abbattere l'inquinamento locale.
Torno sul tema delle caldaie, per precisare e passare dai dati percentuali a quelli assoluti, gli impianti a gas naturale, quindi in sostanza a metano, sono 135.223, gli impianti a gasolio sono 678, gli impianti a gpl 1.196, che percentualmente significa 98, 6 % riscaldamenti, centralizzati o autonomi, a metano; 0,49% a gasolio; 0,87% a gpl.
Per quanto riguarda il traffico nella T vorrei inanzitutto ribadire, salvo naturalmente gli approfondimenti che ARPA ci consegnerà, che il traffico di attraversamento dei motorini che utilizzano quotidianamente la T ,24 ore su 24, per tagliare attraversoverso il centro, è una componente molto rilevante, come possiamo immaginare, in termini di impatto ambientale. A questo si aggiunge che è vero che i residenti non possono accedere, ma che proprio nella T si concentra, non solo come luogo di destinazione, ma soprattutto come traffico di attraversamento, per molte ore al giorno, la maggior parte della flotta di veicoli che fanno consegna merci e che, come noto, anche per un rinnovo tecnologico, un rinnovo della flotta stessa, del parco mezzi, non elevatissimo, contribuiscono in modo determinante all'inquinamento. Sull'affermazione che lo smog sia presente in tutta la città e che vada combattutto a 360 gradi siamo ovviamente d'accordo, abbiamo sempre affermato che il piano della pedonalità di cui la pedonalizzazione nei week end della T costituisce un tassello, non lo esaurisce, è un piano che mira non solo ad aumentare la pedonabilità, la ciclabilità e il trasporto pubblico dentro il centro storico, ma mira, in maniera ben più strutturale e a lungo termine, a modificare il sistema della mobilità bolognese incentivando i movimenti a piedi, in bicicletta e col trasporto pubblico. Da questo punto di vista l'obiettivo del piano della pedonalità, unito al progetto di filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico e al completamento del servizio ferroviario metropolitano, rappresenta proprio quella misura strutturale in grado di approntare il tema dello smog su un'area vasta come quella metropolitana sulla quale abbiamo necessità di agire. Per quanto riguarda infine l'idea che limitando il traffico in una determinata zona tutte le macchine che non vi possono più accedere si riversano nelle strade immediatamente confinanti, credo sia giusto ricordare nuovamente l'esempio dell'accensione di Sirio rispetto alla quale erano state riportate analoghe preoccupazioni che non ha invece comportato nessun significativo incremento di traffico sui viali. A un meno 25% di macchine in centro è stata registrata, fin da subito e anche successivamente, come trend, una sotanziale stabilità del numero delle auto circolanti sui viali. E potremmo portare esempi, anche più recenti, ma di altre città, come Milano, dove all'introduzione dell'area C che ha condotto ad una diminuzione del 30% circa del traffico dentro la cerchia dei Bastioni, non sia corrisposto un aumento di traffico fuori da quella cerchia, ma addirittura anche una lieve diminuzione in periferia. Questo a dimostrazione che interventi che mettono in gioco limitando il traffico in centro storico servono in realtà, con un effetto domino positivo, a favorire più complessivamente l'utilizzo di mezzi alternativi alla macchina in tutta la città. Solo incidendo su questo sistema complessivo potremo affrontare efficaciementela lotta alla somg."
Il consigliere Carella si è dichiarato non soddisfatto.
La domanda d'attualità del consigliere Daniele Carella (Pdl):
"In merito a quanto illustrato in aula di Consiglio dall'Assessore Colombo sulla qualità dell'aria registrata al vertice della T dalla centralina Mobile di Arpa,
chiede all'amministrazione quali siano le sue considerazioni sui perché dei risultati evidenziati, ovvero, su quali siano le motivazioni che hanno portato a quegli stessi risultati.
Chiede inoltre che vengano forniti e illustrati i dati disaggregati per giorni ed orari con le relative tabelle comparative dei contemporanei risultati delle altre centraline in funzione in città nel medesimo periodo, chiede che i risultati siano forniti assieme alla condizione meteo sussistente durante la registrazione degli stessi.
La risposta dell'assessore alla Mobilità Andrea Colombo:
"Forse le due domande di attualità avrebbero potuto essere trattate, su mia richiesta, congiuntamente perché, in effetti, l'argomento è il medesimo, ma mi consente in fondo di tornare nuovamente su alcune considerazioni. Inanzitutto ribadisco che i dati finora disponibili dalla centralina di campionamento di Piazza Nettuno, che è stata qui tra febbraio e marzo, sono solo una parte di tutti quelli raccolti e riguardano PM10, PM2,5, benzene, ossidi di azoto, mentre sono stati rilevati, ma sono ancora oggetto di elaborazione, anche IPA (idrocarburi policiclici aromatici), l'ozono e soprattutto attendiamo i risultati del "black carbon", monitorato per la prima volta a Bologna e che in letteratura è indicato come il migliore marcatore di prossimità per l'inquinamento da traffico. Ovviamente i dati completi, appena disponibili, saranno forniti nella relazione finale di ARPA. E' ovvio che per una corretta interpretazione dei dati occorrerà avere il quadro totale delle informazioni. E' comunque, fin da questi primi dati disponibili, già evidente che il monitoraggio effettuato ha evidenziato un livello di inquinamento del centro storico che merita una particolare attenzione, sia per ulteriori approfondimenti di studio che per provvedimenti volti ad abbattere l'inquinamento locale.
Torno sul tema delle caldaie, per precisare e passare dai dati percentuali a quelli assoluti, gli impianti a gas naturale, quindi in sostanza a metano, sono 135.223, gli impianti a gasolio sono 678, gli impianti a gpl 1.196, che percentualmente significa 98, 6 % riscaldamenti, centralizzati o autonomi, a metano; 0,49% a gasolio; 0,87% a gpl.
Per quanto riguarda il traffico nella T vorrei inanzitutto ribadire, salvo naturalmente gli approfondimenti che ARPA ci consegnerà, che il traffico di attraversamento dei motorini che utilizzano quotidianamente la T ,24 ore su 24, per tagliare attraversoverso il centro, è una componente molto rilevante, come possiamo immaginare, in termini di impatto ambientale. A questo si aggiunge che è vero che i residenti non possono accedere, ma che proprio nella T si concentra, non solo come luogo di destinazione, ma soprattutto come traffico di attraversamento, per molte ore al giorno, la maggior parte della flotta di veicoli che fanno consegna merci e che, come noto, anche per un rinnovo tecnologico, un rinnovo della flotta stessa, del parco mezzi, non elevatissimo, contribuiscono in modo determinante all'inquinamento. Sull'affermazione che lo smog sia presente in tutta la città e che vada combattutto a 360 gradi siamo ovviamente d'accordo, abbiamo sempre affermato che il piano della pedonalità di cui la pedonalizzazione nei week end della T costituisce un tassello, non lo esaurisce, è un piano che mira non solo ad aumentare la pedonabilità, la ciclabilità e il trasporto pubblico dentro il centro storico, ma mira, in maniera ben più strutturale e a lungo termine, a modificare il sistema della mobilità bolognese incentivando i movimenti a piedi, in bicicletta e col trasporto pubblico. Da questo punto di vista l'obiettivo del piano della pedonalità, unito al progetto di filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico e al completamento del servizio ferroviario metropolitano, rappresenta proprio quella misura strutturale in grado di approntare il tema dello smog su un'area vasta come quella metropolitana sulla quale abbiamo necessità di agire. Per quanto riguarda infine l'idea che limitando il traffico in una determinata zona tutte le macchine che non vi possono più accedere si riversano nelle strade immediatamente confinanti, credo sia giusto ricordare nuovamente l'esempio dell'accensione di Sirio rispetto alla quale erano state riportate analoghe preoccupazioni che non ha invece comportato nessun significativo incremento di traffico sui viali. A un meno 25% di macchine in centro è stata registrata, fin da subito e anche successivamente, come trend, una sotanziale stabilità del numero delle auto circolanti sui viali. E potremmo portare esempi, anche più recenti, ma di altre città, come Milano, dove all'introduzione dell'area C che ha condotto ad una diminuzione del 30% circa del traffico dentro la cerchia dei Bastioni, non sia corrisposto un aumento di traffico fuori da quella cerchia, ma addirittura anche una lieve diminuzione in periferia. Questo a dimostrazione che interventi che mettono in gioco limitando il traffico in centro storico servono in realtà, con un effetto domino positivo, a favorire più complessivamente l'utilizzo di mezzi alternativi alla macchina in tutta la città. Solo incidendo su questo sistema complessivo potremo affrontare efficaciementela lotta alla somg."
Il consigliere Carella si è dichiarato non soddisfatto.