CONSIGLIO COMUNALE: L'INTERVENTO DELLA PRESIDENTE SIMONA LEMBI SULL'ATTENTATO DI BRINDISI E IL TERREMOTO CHE HA COLPITO L'EMILIA ROMAGNA
Si trasmette l'intervento dalla presidente Simona Lembi sull'attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi e sul terremoto che ha colpito la nostra Regione, tenuto in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale. Al termine dell'interve...
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Si trasmette l'intervento dalla presidente Simona Lembi sull'attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi e sul terremoto che ha colpito la nostra Regione, tenuto in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale. Al termine dell'intervento il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio.
"Signor Sindaco, Signori e Signore della Giunta, Consiglieri e Consigliere,
in questo fine settimana il nostro Paese è stato letteralmente sconvolto prima dal vile attentato, perché di questo si tratta, qualsiasi siano le ipotesi in esame dalla magistratura, alla scuola femminile Morvillo Falcone di Brindisi, poi, dal grave terremoto che ha colpito la nostra regione, il cui bilancio, finora, è di sette vittime, 50 feriti e 3000 sfollati.
Sul terremoto, le conseguenze che le scosse hanno avuto su Bologna e le iniziative che si stanno mettendo a punto, molte delle quali già avviate, ho chiesto all’Assessore Rizzo Nervo di intervenire in Consiglio Comunale.
Non entro quindi nel merito delle questioni che affronterà a breve.
Voglio solo dire che mai come in questi momenti è utile e necessaria una risposta corale da parte delle istituzioni. Siamo chiamati a dare messaggi di solidarietà, ma soprattutto afare, affinché siano nel più breve tempo possibile ripristinate le condizioni di vivibilità di quelle aree, restituiti alle comunità locali i luoghi di culto, ricostruite le case e i palazzi.
Gli anziani non hanno memoria di un fatto di queste dimensioni. Gli esperti ci hanno detto che un evento di questa portata, nelle nostre terre, non accadeva da 700 anni.
Credo abbia colpito tutti la reazione civile, composta, non arrendevole, delle comunità del modenese, del ferrarese e di Bologna. In particolare, la vicenda del salvataggio di Vittoria, e del suo papà che così tanto si è prodigato perché alla figlia, in attesa dei soccorsi, giungesse la sua voce, un invito alla calma, è da ritenersi esempio di come si possa reagire ad un evento catastrofico senza lasciarsi abbattere dalla circostanze.
A Tarik Naouch di 29 anni, Nicola Cavicchi di 35, Leonardo Ansaloni di 50, Gerardo Cesaro, di 54, morti sul lavoro, e a Gabi Ehseman di 39 anni, deceduta per malore, Nerina Balboni (103 anni) deceduta perché colpita da un crollo dell’abitazione e ad Anna Abeti (86 anni) colpita da ictus, va il nostro ricordo. Ai loro cari le nostre condoglianze più sincere.
Quanto all’attentato alla scuola di Brindisi, desidero informare il Consiglio comunale di aver inviato un messaggio di cordoglio al Sindaco Cosimo Consales per il grave lutto che ha colpito la sua comunità, pregandolo di rivolgere, a nome del Consiglio Comunale di Bologna, le più vive condoglianze ai genitori di Melissa e di manifestare tutto il nostro affetto alla scuola e alle ragazze coinvolte in quella vicenda, alcune delle quali, ancora in condizioni disperate in ospedale.
Ognuno di noi lo sa: mandare i nostri figli a scuola, è insieme un gesto di fiducia totale nei confronti delle istituzioni, e di speranza che in quel luoghi i nostri figli imparino a crescere. Per queste ragioni, quando si colpisce una scuola, si colpisce una comunità intera, fatta di studenti, di studentesse, di docenti, di lavoratori, di famiglie.
Hanno colpito tutti quanti le parole dei ragazzi, nei giorni scorsi a Brindisi. Hanno colpito per la rabbia (‘e allora ammazzateci tutti’ hanno detto), ma anche per la determinazione a non arrendersi di fronte a nulla. Affermare ‘Siamo cittadini di un paese che si ricorda di stare unito solo quando si muore’ mi è sembrato insieme un gesto di sfida, ma anche un appello ad una classe politica che è chiamata a fare di più sulla scuola, sulla coesione sociale, sui diritti e a farlo insieme.
Noi non sappiamo ancora quello che è avvenuto a Brindisi, o almeno non di preciso, come dicono gli inquirenti, le strade sono tutte aperte, quello che è certo è che per la prima volta nella storia d’Italia la mano vile della violenza ha colpito una scuola. E rimangono aperti molti interrogativi: perché una scuola? Perché una scuola femminile?
Toccherà agli inquirenti stabilire cosa è accaduto, di certo ieri a noi è tornata in mente la grave violenza avvenuta proprio un anno fa a Oslo nell’isola di Utoya. Violenza vile che uccide ragazze e ragazzi nel fiore degli anni.
Arriverà il tempo, confidiamo il più rapido possibile, per dare risposta a quelli e a moti altri interrogativi:
Per noi ora è il momento del cordoglio.
Invito pertanto il Consiglio Comunale a tenere un minuto di silenzio per le vittime di questi giorni della scuola di Brindisi e del terremoto che ha colpito le nostre terre".
"Signor Sindaco, Signori e Signore della Giunta, Consiglieri e Consigliere,
in questo fine settimana il nostro Paese è stato letteralmente sconvolto prima dal vile attentato, perché di questo si tratta, qualsiasi siano le ipotesi in esame dalla magistratura, alla scuola femminile Morvillo Falcone di Brindisi, poi, dal grave terremoto che ha colpito la nostra regione, il cui bilancio, finora, è di sette vittime, 50 feriti e 3000 sfollati.
Sul terremoto, le conseguenze che le scosse hanno avuto su Bologna e le iniziative che si stanno mettendo a punto, molte delle quali già avviate, ho chiesto all’Assessore Rizzo Nervo di intervenire in Consiglio Comunale.
Non entro quindi nel merito delle questioni che affronterà a breve.
Voglio solo dire che mai come in questi momenti è utile e necessaria una risposta corale da parte delle istituzioni. Siamo chiamati a dare messaggi di solidarietà, ma soprattutto afare, affinché siano nel più breve tempo possibile ripristinate le condizioni di vivibilità di quelle aree, restituiti alle comunità locali i luoghi di culto, ricostruite le case e i palazzi.
Gli anziani non hanno memoria di un fatto di queste dimensioni. Gli esperti ci hanno detto che un evento di questa portata, nelle nostre terre, non accadeva da 700 anni.
Credo abbia colpito tutti la reazione civile, composta, non arrendevole, delle comunità del modenese, del ferrarese e di Bologna. In particolare, la vicenda del salvataggio di Vittoria, e del suo papà che così tanto si è prodigato perché alla figlia, in attesa dei soccorsi, giungesse la sua voce, un invito alla calma, è da ritenersi esempio di come si possa reagire ad un evento catastrofico senza lasciarsi abbattere dalla circostanze.
A Tarik Naouch di 29 anni, Nicola Cavicchi di 35, Leonardo Ansaloni di 50, Gerardo Cesaro, di 54, morti sul lavoro, e a Gabi Ehseman di 39 anni, deceduta per malore, Nerina Balboni (103 anni) deceduta perché colpita da un crollo dell’abitazione e ad Anna Abeti (86 anni) colpita da ictus, va il nostro ricordo. Ai loro cari le nostre condoglianze più sincere.
Quanto all’attentato alla scuola di Brindisi, desidero informare il Consiglio comunale di aver inviato un messaggio di cordoglio al Sindaco Cosimo Consales per il grave lutto che ha colpito la sua comunità, pregandolo di rivolgere, a nome del Consiglio Comunale di Bologna, le più vive condoglianze ai genitori di Melissa e di manifestare tutto il nostro affetto alla scuola e alle ragazze coinvolte in quella vicenda, alcune delle quali, ancora in condizioni disperate in ospedale.
Ognuno di noi lo sa: mandare i nostri figli a scuola, è insieme un gesto di fiducia totale nei confronti delle istituzioni, e di speranza che in quel luoghi i nostri figli imparino a crescere. Per queste ragioni, quando si colpisce una scuola, si colpisce una comunità intera, fatta di studenti, di studentesse, di docenti, di lavoratori, di famiglie.
Hanno colpito tutti quanti le parole dei ragazzi, nei giorni scorsi a Brindisi. Hanno colpito per la rabbia (‘e allora ammazzateci tutti’ hanno detto), ma anche per la determinazione a non arrendersi di fronte a nulla. Affermare ‘Siamo cittadini di un paese che si ricorda di stare unito solo quando si muore’ mi è sembrato insieme un gesto di sfida, ma anche un appello ad una classe politica che è chiamata a fare di più sulla scuola, sulla coesione sociale, sui diritti e a farlo insieme.
Noi non sappiamo ancora quello che è avvenuto a Brindisi, o almeno non di preciso, come dicono gli inquirenti, le strade sono tutte aperte, quello che è certo è che per la prima volta nella storia d’Italia la mano vile della violenza ha colpito una scuola. E rimangono aperti molti interrogativi: perché una scuola? Perché una scuola femminile?
Toccherà agli inquirenti stabilire cosa è accaduto, di certo ieri a noi è tornata in mente la grave violenza avvenuta proprio un anno fa a Oslo nell’isola di Utoya. Violenza vile che uccide ragazze e ragazzi nel fiore degli anni.
Arriverà il tempo, confidiamo il più rapido possibile, per dare risposta a quelli e a moti altri interrogativi:
Per noi ora è il momento del cordoglio.
Invito pertanto il Consiglio Comunale a tenere un minuto di silenzio per le vittime di questi giorni della scuola di Brindisi e del terremoto che ha colpito le nostre terre".