QUESTION TIME, CHIARIMENTI SULLA PREVENZIONE DELLE PATOLOGIE DA ALLERGENI
"Ormai da tempo in città sono limitate le piantagioni di alberi che abbiano una marcata allergenicità, ma non è in programma alcuna massiccia operazione colturale di sostituzione di alberi che siano causa di manifestazioni allergiche, con al...
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"Ormai da tempo in città sono limitate le piantagioni di alberi che abbiano una marcata allergenicità, ma non è in programma alcuna massiccia operazione colturale di sostituzione di alberi che siano causa di manifestazioni allergiche, con altri che hanno potenziale allergologico più limitato. Operazione che porterebbe ad un netto e costante impoverimento della fitomassa vegetale urbana, limitando gli effetti benefici che i vegetali svolgono in termini di sottrazione di CO2 e cattura delle polveri. Eventuali interventi in tal senso potranno essere attuati solo laddove gli alberi siano giunti a fine ciclo biologico, attraverso la sostituzione con alberi meno impattanti sotto il profilo dell’immissione di pollini in atmosfera".
Così, Luca Rizzo Nervo, assessore alla Sanità, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla prevenzione delle patrologie da allergeni.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La stampa riporta la notizia della futura piantumazione di 16 nuovi alberi a villa Angeletti e poi di altri da inserire sul territorio di Bologna e rientranti nel progetto Gaia; inoltre si riporta la notizia del potenziamento dell'unità di pneumologia, al policlinico Sant'Orsola, per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie dell'apparato respiratorio, una delle quali, l'asma da allergie, è in forte aumento.
A questo proposito chiedo al signor Sindaco se sia intenzione di questa Giunta attuare un programma di prevenzione delle patologie da allergeni, attraverso la progressiva eliminazione delle piante potenzialmente allergogene e la piantumazione di quelle che aiutano a creare un ecosistema salubre".
La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo, letta in aula dall'assessore Matteo Lepore:
"Sul tema delle allergie provocate da pollini di piante arboree esiste una letteratura che consente di classificare le piante in funzione della loro maggiore o minore potenzialità allergizzante, letteratura prodotta sia in campo medico che botanico.
L'Azienda sanitaria di Bologna supporta il Comune nella scelta delle piante da preferire tramite l'Unità Operativa di Pneumologia dell'Ospedale Bellaria diretta dalla dott.ssa Vincenza Mariano.
In generale, salvo alcune eccezioni le piante autoctone non appartengono alla categoria considerata allergizzante.
Premesso che l’intervento all’interno del parco di Villa Angeletti, previsto nell’ambito del progetto GAIA, è già stato realizzato attraverso la messa a dimora di 16 nuovi alberi (che si sono andati ad aggiungere alla già ricca dotazione arborea dell’area verde, che può contare su 461 esemplari), si precisa che non è in programma alcuna massiccia operazione colturale di sostituzione di alberi che siano causa di manifestazioni allergiche con altri che hanno potenziale allergologico più limitato.
Il patrimonio arboreo del Comune di Bologna può infatti contare su circa 90.000 alberi appartenenti a oltre un centinaio di specie botaniche diverse, alcune delle quali potenzialmente più allergogene di altre; un intervento del tipo di quello proposto porterebbe ad un netto e costante impoverimento della fitomassa vegetale urbana, limitando peraltro gli effetti benefici che i vegetali svolgono in termini di sottrazione di CO2 e cattura delle polveri. Eventuali interventi in tal senso potranno essere attuati solo laddove gli alberi siano giunti a fine ciclo biologico, attraverso la sostituzione con alberi meno impattanti sotto il profilo dell’immissione di pollini in atmosfera.
Occorre però considerare che le specie arboree a basso o nullo contenuto allergenico, sono prevalentemente appartenenti a specie botaniche estranee al clima padano o, in qualche caso, considerate addirittura esotiche; è il caso di abeti, acacie, araucarie, palme, agrumi o magnolie.
Segnalando che ormai da tempo sono limitate le piantagioni di alberi che abbiano una marcata allergenicità (come fagacee, betulle o cipressi) e che anche gli esemplari femminili di pioppo (che non sono causa di pollinosi, bensì responsabili del trasporto di polveri e pollini, attraverso i pappi che consentono la disseminazione anemofila dei semi) una volta eliminati non vengono sostituiti con alberi appartenenti alla medesima specie botanica, occorre tenere presente come gli alberi, in generale, svolgano una importante funzione sul microclima urbano, come già richiamato.
E’ proprio su questi benefici effetti che è improntato il progetto europeo GAIA, che ha l'obiettivo di attivare, in collaborazione con soggetti privati, gli interventi di forestazione urbana, proprio in funzione del contenimento dei cambiamenti microclimatici.
Va infine segnalato come la causa di molte manifestazione allerghiche sia da ricondurre a specie erbacee spontanee, come per esempio composite, graminaceee o la parietaria, che non è possibile eliminare dalla flora cittadina se non, nel caso della parietaria, con massicci e impattanti interventi di diserbo chimico.
Questo parere per l'assessore Rizzo Nervo è stato preparato dagli uffici, in particolare da Gabriele Cavazza e Roberto Diolaiti".
Così, Luca Rizzo Nervo, assessore alla Sanità, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord) sulla prevenzione delle patrologie da allergeni.
La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord):
"La stampa riporta la notizia della futura piantumazione di 16 nuovi alberi a villa Angeletti e poi di altri da inserire sul territorio di Bologna e rientranti nel progetto Gaia; inoltre si riporta la notizia del potenziamento dell'unità di pneumologia, al policlinico Sant'Orsola, per la prevenzione, diagnosi e cura delle patologie dell'apparato respiratorio, una delle quali, l'asma da allergie, è in forte aumento.
A questo proposito chiedo al signor Sindaco se sia intenzione di questa Giunta attuare un programma di prevenzione delle patologie da allergeni, attraverso la progressiva eliminazione delle piante potenzialmente allergogene e la piantumazione di quelle che aiutano a creare un ecosistema salubre".
La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo, letta in aula dall'assessore Matteo Lepore:
"Sul tema delle allergie provocate da pollini di piante arboree esiste una letteratura che consente di classificare le piante in funzione della loro maggiore o minore potenzialità allergizzante, letteratura prodotta sia in campo medico che botanico.
L'Azienda sanitaria di Bologna supporta il Comune nella scelta delle piante da preferire tramite l'Unità Operativa di Pneumologia dell'Ospedale Bellaria diretta dalla dott.ssa Vincenza Mariano.
In generale, salvo alcune eccezioni le piante autoctone non appartengono alla categoria considerata allergizzante.
Premesso che l’intervento all’interno del parco di Villa Angeletti, previsto nell’ambito del progetto GAIA, è già stato realizzato attraverso la messa a dimora di 16 nuovi alberi (che si sono andati ad aggiungere alla già ricca dotazione arborea dell’area verde, che può contare su 461 esemplari), si precisa che non è in programma alcuna massiccia operazione colturale di sostituzione di alberi che siano causa di manifestazioni allergiche con altri che hanno potenziale allergologico più limitato.
Il patrimonio arboreo del Comune di Bologna può infatti contare su circa 90.000 alberi appartenenti a oltre un centinaio di specie botaniche diverse, alcune delle quali potenzialmente più allergogene di altre; un intervento del tipo di quello proposto porterebbe ad un netto e costante impoverimento della fitomassa vegetale urbana, limitando peraltro gli effetti benefici che i vegetali svolgono in termini di sottrazione di CO2 e cattura delle polveri. Eventuali interventi in tal senso potranno essere attuati solo laddove gli alberi siano giunti a fine ciclo biologico, attraverso la sostituzione con alberi meno impattanti sotto il profilo dell’immissione di pollini in atmosfera.
Occorre però considerare che le specie arboree a basso o nullo contenuto allergenico, sono prevalentemente appartenenti a specie botaniche estranee al clima padano o, in qualche caso, considerate addirittura esotiche; è il caso di abeti, acacie, araucarie, palme, agrumi o magnolie.
Segnalando che ormai da tempo sono limitate le piantagioni di alberi che abbiano una marcata allergenicità (come fagacee, betulle o cipressi) e che anche gli esemplari femminili di pioppo (che non sono causa di pollinosi, bensì responsabili del trasporto di polveri e pollini, attraverso i pappi che consentono la disseminazione anemofila dei semi) una volta eliminati non vengono sostituiti con alberi appartenenti alla medesima specie botanica, occorre tenere presente come gli alberi, in generale, svolgano una importante funzione sul microclima urbano, come già richiamato.
E’ proprio su questi benefici effetti che è improntato il progetto europeo GAIA, che ha l'obiettivo di attivare, in collaborazione con soggetti privati, gli interventi di forestazione urbana, proprio in funzione del contenimento dei cambiamenti microclimatici.
Va infine segnalato come la causa di molte manifestazione allerghiche sia da ricondurre a specie erbacee spontanee, come per esempio composite, graminaceee o la parietaria, che non è possibile eliminare dalla flora cittadina se non, nel caso della parietaria, con massicci e impattanti interventi di diserbo chimico.
Questo parere per l'assessore Rizzo Nervo è stato preparato dagli uffici, in particolare da Gabriele Cavazza e Roberto Diolaiti".