Comunicati stampa

Comunicati stampa

QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUL PATTO SULLA SICUREZZA


L'assessore Patrizia Gabellini ha letto, nella seduta odierna di Question time,la risposta della Vicesindaco Silvia Giannini alla domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl) sul patto sulla sicurezza.

La domanda del consigliere Michele...

Data:

:

L'assessore Patrizia Gabellini ha letto, nella seduta odierna di Question time,la risposta della Vicesindaco Silvia Giannini alla domanda d'attualità del consigliere Michele Facci (Pdl) sul patto sulla sicurezza.

La domanda del consigliereMichele Facci (Pdl) sul Patto sulla sicurezza:
"Premesso che nel corso di una recente seduta di commissione, è stato affrontato, tra gli altri temi, quello della sottoscrizione del Patto della sicurezza, tra il Comune di Bologna, il Ministro degli Interni ed il Prefetto di Bologna, che tale patto prevede l'istituzione di un tavolo di coordinamento tra tutti i soggetti interessati, nonché la predisposizione di una serie di progetti, aventi ad oggetto, in particolare, il contrasto al degrado, la microcriminalità, la prostituzione, le infiltrazioni mafiose, l'abusivismo commerciale, che tale patto rappresenta pertanto un elemento aggiuntivo ed autonomo rispetto alle disposizioni normative già vigenti, come per esempio, per quanto riguarda la potestà normativa degli Enti locali, il Regolamento comunale di Polizia urbana. Premesso che nel corso della predetta seduta di commissione, non sono stati forniti dati circa i risultati prodotti direttamente dalla sottoscrizione del Patto della sicurezza dello scorso febbraio 2012, chiedo al Sindaco, anche quale assessore alla sicurezza, se ritiene che il Patto sulla sicurezza sottoscritto a febbraio 2012 sia stato in qualche modo utile per la nostra città, ed abbia in concreto fornito un oggettivo ausilio per le tematiche della sicurezza, in aggiunta alle disposizioni regolamentari già esistenti. Chiedo inoltre quali sono stati i nuovi progetti sulla sicurezza, direttamente derivati dal nuovo tavolo per la sicurezza costituito a seguito della sottoscrizione del Patto nel febbraio 2012".

La risposta della vicesindaco Silvia Giannini letta in aula dall'assessore Patrizia Gabellini:
"In ordine ai quesiti formulati dal consigliere Facci si precisa quanto segue:il Patto sulla sicurezza sottoscritto a febbraio 2012 rappresenta certamente un oggettivo ausilio per le tematiche della sicurezza, in aggiunta alle disposizioni regolamentari gia' esistenti, quali il vigente regolamento di Polizia Urbana, che sostanzia vieppiù un modello di sicurezza condiviso tra le forze dell’ordine statali e Polizia Municipale, attraverso le previsioni degli artt. 14 e 15, che riassuntivamente si riportano: rafforzamento della predisposizione di servizi coordinati tra Polizie statali e Polizia municipale; definizione di modelli operativi comuni; implementazione delle iniziative di interscambio informativo; promozione di una sempre maggiore interconnessione delle centrali operative delle forze di Polizia statali e della Polizia Municipale; interventi di aggiornamento professionale congiunti sui temi della polizia di prossimità, prevenzione della violenza di genere e altri temi specialistici da individuare. Un primo esito di questo percorso è la formazione interforze congiunta, effettuata nel corrente anno ed appena conclusa, sostanziatasi nel progetto “Lexop” in materia di violenza alle donne nelle relazioni interfamiliari.
A ciò si deve aggiungere la previsione dell’ art. 1 che alle lettere b) e c) prevede: “…In particolare, la Prefettura UTG ed il Comune articoleranno la propria collaborazione nelle forme di seguito descritte: le riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica saranno, ove del caso, precedute ed istruite da “sessioni propedeutiche” da un apposito “Tavolo di lavoro sulla sicurezza urbana” composto da rappresentanti di entrambi gli Uffici e della Questura, del Comando Provinciale Carabinieri e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza; a tali sessioni, al fine di assicurare un più intenso e completo processo conoscitivo delle problematiche emergenti sul territorio, potranno essere chiamati a partecipare di volta in volta i Presidenti dei Quartieri della città eventualmente interessati da specifiche problematiche, anche in aderenza al modello di decentramento sul proprio territorio adottato dal Comune di Bologna, nonché i rappresentanti delle istituzioni, di enti e/o di comitati di cittadini che possano o intendano fornire il proprio contributo alla risoluzione delle criticità in esame; i Presidenti dei singoli Quartieri possono promuovere incontri per la sicurezza urbana, la cura e la manutenzione del territorio relativamente alle zone di propria competenza, richiedendo, tramite il Sindaco, che agli stessi partecipino anche i rappresentanti delle Forze di Polizia territoriali, oltre che quelli della Polizia Municipale.
Gli esiti di tali incontri verranno rappresentati in occasione delle “sessioni propedeutiche” del “Tavolo di lavoro sulla sicurezza urbana” di cui al punto b);..”
Le previsioni che precedono hanno sicuramente il merito di raccordare intorno allo stesso tavolo tutti i responsabili della sicurezza cittadina, sino al livello più prossimo di rappresentatività delle esigenze dei singoli ed articolati territori cittadini (Presidenti di quartiere), evitando come in passato che alcune decisioni in materia di sicurezza venissero in qualche modo subite e non partecipate, è chiaro tuttavia che il tema dell’ordine e sicurezza pubblica rimane di esclusiva competenza del Prefetto.
Da ultimo, in ordine al primo quesito posto, sono da sottolineare le previsioni dell’art.4 in materia di monitoraggio del territorio: “…Le parti si impegnano a proseguire l’azione coordinata tra Forze di Polizia territoriali e Polizia Municipale per un costante monitoraggio degli insediamenti abusivi che affliggono alcune aree della città e al fine di evitare l’insorgerne di ulteriori. Ai fini dei conseguenti provvedimenti di competenza, rispettivamente, del Prefetto e del Sindaco, gli interventi di riduzione o di eliminazione degli insediamenti abusivi saranno oggetto di specifica valutazione in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, previo monitoraggio ed esame, da parte del Tavolo di cui al precedente articolo 1, valutate anche le eventuali segnalazioni provenienti dai Quartieri, delle esigenze di contenimento riferite alle “popolazioni senza territorio” nonché delle iniziative di inclusione sociale ritenute più adeguate. Le parti si impegnano altresì a procedere con le medesime modalità anche riguardo alle occupazioni abusive di stabili di proprietà pubblica, con particolare riferimento agli immobili di edilizia residenziale pubblica, nonché di aree e di immobili privati, intervenendo per questi ultimi due casi con procedura formalizzata, in base alle relative disposizioni di legge ed a quanto disposto in merito alla manutenzione per la sicurezza e l’igiene di edifici e terreni dalla recente revisione della disciplina organica della polizia urbana recentemente attuata dal Comune e sue modifiche o integrazioni. …”; queste hanno originato gli interventi congiunti di sgombero nelle aree di Prati di Caprara ,della Ex Manifattura tabacchi, nonché la condivisione delle linee strategiche di intervento del “piano freddo” e la relativa vigilanza.
In ordine al secondo quesito posto, oltre alla già citata formazione interforze, sono stati avviati in diversi quartieri, in ottemperanza alle previsioni dell’ art.3 in materia di riqualificazione urbana che di seguito si riporta: “…L’Amministrazione Comunale, anche in considerazione delle analisi e delle indicazioni del Comitato e del “Tavolo di lavoro sulla sicurezza urbana”, integrate con le esigenze espresse dai singoli Quartieri, relativamente agli aspetti problematici presenti nel capoluogo (con particolare riferimento ai fenomeni dell’imbrattamento e del vandalismo grafico, della turbativa della civile convivenza, del bivacco, dell’accattonaggio molesto e dell’insudiciamento e dell’uso sconveniente di aree e spazi pubblici), proseguirà nello sviluppo di azioni e progetti mirati di riqualificazione urbana, ciò al fine di migliorare altresì il controllo del territorio e il contrasto all’illegalità e promuovere la coesione sociale e la vivibilità e il decoro dello spazio pubblico. …”; laboratori partecipati di riqualificazione di alcune zone del territorio cittadino particolarmente degradate tra i quali quello recentemente attivato sull’area del giardino ParKer-Lennon.
Infine in ottemperanza alle previsioni dell’ art.7 in materia di Misure di contrasto del disagio e della devianza giovanile dell’uso di sostanze psicoattive che di seguito si riporta: “… In considerazione del complesso ambito del c.d. “disagio giovanile”, in cui si innestano attitudini e nuovi fenomeni legati all’abuso di alcool e sostanze psicotrope ed alle correlate forme di devianza, potenziale pregiudizio della sicurezza della collettività, le parti si impegnano a realizzare interventi coordinati di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ed a rafforzare l'azione di sensibilizzazione e vigilanza sulle tossicodipendenze, sull'alcolismo, sul fenomeno del cd. “bullismo” nelle sue varie forme con iniziative sinergiche con i servizi sociali ed educativi e altri soggetti titolari di competenze specifiche di settore presenti sul territorio, atte a prevenire la devianza giovanile anche attraverso programmi condivisi di educazione alla legalità nelle scuole e iniziative di prevenzione nel mondo delle discoteche e dei locali notturni.
Le Parti convengono sull’opportunità che le Forze di Polizia e la Polizia Municipale mantengano frequenti contatti con i Dirigenti scolastici per monitorare il fenomeno dello spaccio e del consumo di droghe negli istituti, nonché forme di devianza giovanile ed episodi di abuso, attivando per ogni utile opera di prevenzione, i Servizi sociali del Comune.
A scopo preventivo verrà rafforzata, laddove necessario, la vigilanza nei parchi, nelle aree verdi e nei luoghi di maggiore frequentazione dei giovani. Le parti si impegnano inoltre a pianificare periodici servizi straordinari sulla viabilità anche in orari serali e notturni, coordinati, mirati prioritariamente al contenimento del fenomeno degli incidenti stradali dovuti a stati di alterazione psico-fisica dei conducenti….” è stato sottoscritto con la regione Emilia-Romagna un Accordo di programma per la realizzazione di un progetto contro le baby-gangs che interessa quattro quartieri cittadini e che prevede oltre al monitoraggio congiunto tra forze di polizia statali e polizia municipale, dei territori interessati forme di stage operativi presso la Procura del Tribunale dei Minori di appartenenti alla Polizia di Stato, all’arma dei Carabinieri, della Polizia Municipale e di educatori del comune al fine di meglio comprendere ed arginare tale fenomeno, inoltre sono in fase di predisposizione servizi congiunti di polizia stradale interforze per prevenire i fenomeni delle stragi del fine settimana, nell’alveo della già sperimentata collaborazione del Progetto “Alcool not cool”.

Il consigliere Facci si è dichiarato non soddisfatto.

Altre informazioni

Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:13
Back to top