MUSEO EBRAICO: MARTEDI' 17 SETTEMBRE "GABRIELE COEN QUINTET PLAYS THE MUSIC OF JOHN ZORD"
Martedì 17 settembre, alle 21 nel cortile del Museo Ebraico in via Valdonica 1/5, secondo appuntamento con la rassegna musicale Olam Tzelilim-Universal Jewish Sounds, nell'ambito di bè bolognaestate 2013. In programma per la serata "Gabriel...
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Martedì 17 settembre, alle 21 nel cortile del Museo Ebraico in via Valdonica 1/5, secondo appuntamento con la rassegna musicale Olam Tzelilim-Universal Jewish Sounds, nell'ambito di bè bolognaestate 2013. In programma per la serata "Gabriele Coen Quintet. Plays the music of John Zorn" con Gabriele Coensax e clarinetto; Benny Penazzi violoncello; LucaVenitucci fisarmonica; Danilo Gallo contrabbasso; Zeno De Rossibatteria.
Il repertorio del quintetto è in questa occasione interamente incentrato sulla musica di John Zorn, il paladino dell’ incontro tra jazz contemporaneo e musica dalle radici ebraiche, a cui si vuole rendere omaggio anche in occasione del suo sessantesimo compleanno.Il concerto bolognese vede per la prima volta insieme Gabriele Coen, con importanti esponenti della scena jazz italiana come il batterista Zeno de Rossi e il contrabbassista Danilo Gallo.
John Zorn, nato a New York nel 1953, ha suonato vari strumenti prima di iniziare a studiare sassofono e composizione al Webster College di St. Louis nei primi anni Settanta.
Inizialmente ispirato dagli inventori-compositori statunitensi Charles Ives e John Cage, si è successivamente avvicinato alle pratiche e all'ambiente dell'improvvisazione jazzistica, sviluppando particolare interesse ed ammirazione per Anthony Braxton, Ornette Coleman, Jimmy Giuffre e Roscoe Mitchell.
La riscoperta delle sue radici ebraiche è la cifra stilistica dominante nei suoi lavori degli ultimi venti anni. John Zorn dà alle stampe, nel 1993, il suo violentissimo KRISTALLNACHT, dolorosa trasposizione musicale della Notte dei cristalli, il pogrom del novembre 1938, che inaugura le persecuzioni della Germania nazista. Nel 1994 John Zorn fonda Masada, il quartetto con cui propone in tutto il mondo sue composizioni originali ispirate alla tradizione ebraica, filtrata attraverso la musica di Ornette Coleman degli anni Sessanta e il jazz contemporaneo.
Masada è il nome di un'antica località nella Palestina occupata dai Romani. Dopo una lunga, disperata resistenza all'assedio romano, gli ebrei decisero di suicidarsi in massa quando, nel 73 d.C. i romani riuscirono ad impossessarsi della cittadina.
Nel 1995 Zorn inizia la sua brillante carriera di produttore e discografico fondando l’etichetta Tzadik, con cui si impone a livello mondiale come figura imprescindibile per la diffusione della nuova musica ebraica.
La rassegna. Le serate del MEB estateduemilatredici, organizzate dal Museo Ebraico di Bologna nell’ambito di bè bolognestate 2013 , costituiscono ormai un vero e proprio punto di riferimento nell’estate bolognese e lo spirito, l’identità e in particolare la qualità delle proposte artistiche da sempre ne decretano il successo.
Il programma è incentrato su alcuni eventi musicali, nei quali Gabriele Coen con il suo quintetto reinterpreta in modo originale la tradizione musicale ebraica in chiave jazzistica. Una rassegna musicale tesa a evidenziare come le sonorità nella tradizione ebraica rappresentino da sempre una fusione e rivestano un carattere transnazionale, in cui si è riversata la particolare attitudine a combinare la specificità degli elementi musicali ebraici con gli emisferi sonori di altre culture e tradizioni, dalla musica rinascimentale europea, alle contaminazioni col mondo arabo.
Momento cruciale nella storia ebraica e anche nelle sue esperienze musicali fu la massiccia emigrazione ebraica negli Stati Uniti fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. A New York, primo approdo di circa tre milioni di ebrei, il klezmer, la canzone yiddish e la musica sefardita conobbero una nuova vita grazie alla contemporanea nascita e affermazione dell’industria discografica. E ancora una volta la musica ebraica attinse all’universo sonoro del paese che l’aveva accolta, contaminandosi con il jazz.
Sul piano musicale tutto ciò si traduce in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e dalle altre culture musicali presenti negli Stati Uniti. Esistono dei punti di contatto innegabili tra la musica degli immigrati ebrei e le prime forme di jazz degli afroamericani. Lo stesso approccio vocalizzante, l’uso del vibrato e dei glissati, il gusto per la varietà timbrica caratterizzano questi due mondi musicali, più vicini di quanto si possa immaginare.
il prossimo appuntamento della rassegna
GABRIELE COEN SEPHARDIC TINGE. LA MUSICA SEFARDITA INCONTRA IL JAZZ
domenica 29 settembre, ore 17.30 Cortile del Museo Ebraico
"Gabriele Coen Quintet. Plays the music of John Zorn" si svolge in collaborazione con
Comune di Bologna con il contributo di G.D spa, Unicredit con il patrocinio di Comune di Bologna Provincia di Bologna Regione Emilia-Romagna Comune di Bologna-Quartiere S.Vitale
ingresso gratuito
info
Museo Ebraico di Bologna
Via Valdonica 1/5 - tel. 051 2911280
info@museoebraicobo.it
Roberta Mosca - Ufficio Stampa MEB – 051 6569003
ufficiostampa@museoebraicobo.it
Il repertorio del quintetto è in questa occasione interamente incentrato sulla musica di John Zorn, il paladino dell’ incontro tra jazz contemporaneo e musica dalle radici ebraiche, a cui si vuole rendere omaggio anche in occasione del suo sessantesimo compleanno.Il concerto bolognese vede per la prima volta insieme Gabriele Coen, con importanti esponenti della scena jazz italiana come il batterista Zeno de Rossi e il contrabbassista Danilo Gallo.
John Zorn, nato a New York nel 1953, ha suonato vari strumenti prima di iniziare a studiare sassofono e composizione al Webster College di St. Louis nei primi anni Settanta.
Inizialmente ispirato dagli inventori-compositori statunitensi Charles Ives e John Cage, si è successivamente avvicinato alle pratiche e all'ambiente dell'improvvisazione jazzistica, sviluppando particolare interesse ed ammirazione per Anthony Braxton, Ornette Coleman, Jimmy Giuffre e Roscoe Mitchell.
La riscoperta delle sue radici ebraiche è la cifra stilistica dominante nei suoi lavori degli ultimi venti anni. John Zorn dà alle stampe, nel 1993, il suo violentissimo KRISTALLNACHT, dolorosa trasposizione musicale della Notte dei cristalli, il pogrom del novembre 1938, che inaugura le persecuzioni della Germania nazista. Nel 1994 John Zorn fonda Masada, il quartetto con cui propone in tutto il mondo sue composizioni originali ispirate alla tradizione ebraica, filtrata attraverso la musica di Ornette Coleman degli anni Sessanta e il jazz contemporaneo.
Masada è il nome di un'antica località nella Palestina occupata dai Romani. Dopo una lunga, disperata resistenza all'assedio romano, gli ebrei decisero di suicidarsi in massa quando, nel 73 d.C. i romani riuscirono ad impossessarsi della cittadina.
Nel 1995 Zorn inizia la sua brillante carriera di produttore e discografico fondando l’etichetta Tzadik, con cui si impone a livello mondiale come figura imprescindibile per la diffusione della nuova musica ebraica.
La rassegna. Le serate del MEB estateduemilatredici, organizzate dal Museo Ebraico di Bologna nell’ambito di bè bolognestate 2013 , costituiscono ormai un vero e proprio punto di riferimento nell’estate bolognese e lo spirito, l’identità e in particolare la qualità delle proposte artistiche da sempre ne decretano il successo.
Il programma è incentrato su alcuni eventi musicali, nei quali Gabriele Coen con il suo quintetto reinterpreta in modo originale la tradizione musicale ebraica in chiave jazzistica. Una rassegna musicale tesa a evidenziare come le sonorità nella tradizione ebraica rappresentino da sempre una fusione e rivestano un carattere transnazionale, in cui si è riversata la particolare attitudine a combinare la specificità degli elementi musicali ebraici con gli emisferi sonori di altre culture e tradizioni, dalla musica rinascimentale europea, alle contaminazioni col mondo arabo.
Momento cruciale nella storia ebraica e anche nelle sue esperienze musicali fu la massiccia emigrazione ebraica negli Stati Uniti fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento. A New York, primo approdo di circa tre milioni di ebrei, il klezmer, la canzone yiddish e la musica sefardita conobbero una nuova vita grazie alla contemporanea nascita e affermazione dell’industria discografica. E ancora una volta la musica ebraica attinse all’universo sonoro del paese che l’aveva accolta, contaminandosi con il jazz.
Sul piano musicale tutto ciò si traduce in un nuovo tipo di musica che coniuga il sound ebraico con le nuove frontiere sonore offerte dal jazz e dalle altre culture musicali presenti negli Stati Uniti. Esistono dei punti di contatto innegabili tra la musica degli immigrati ebrei e le prime forme di jazz degli afroamericani. Lo stesso approccio vocalizzante, l’uso del vibrato e dei glissati, il gusto per la varietà timbrica caratterizzano questi due mondi musicali, più vicini di quanto si possa immaginare.
il prossimo appuntamento della rassegna
GABRIELE COEN SEPHARDIC TINGE. LA MUSICA SEFARDITA INCONTRA IL JAZZ
domenica 29 settembre, ore 17.30 Cortile del Museo Ebraico
"Gabriele Coen Quintet. Plays the music of John Zorn" si svolge in collaborazione con
Comune di Bologna con il contributo di G.D spa, Unicredit con il patrocinio di Comune di Bologna Provincia di Bologna Regione Emilia-Romagna Comune di Bologna-Quartiere S.Vitale
ingresso gratuito
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Museo Ebraico di Bologna
Via Valdonica 1/5 - tel. 051 2911280
info@museoebraicobo.it
Roberta Mosca - Ufficio Stampa MEB – 051 6569003
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