CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (BO2016) SUL VOTO DI FIDUCIA AL GOVERNO LETTA


Di seguito l'intervento del consigliere Stefano Aldrovandi (BO2016) sul voto di fiducia al Governo Letta..

"Sono esistiti dei momenti topici nella recente storia d'Italia, nei quali, per una serie di circostanze, una classe dirigente ed un pop...

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Di seguito l'intervento del consigliere Stefano Aldrovandi (BO2016) sul voto di fiducia al Governo Letta..

"Sono esistiti dei momenti topici nella recente storia d'Italia, nei quali, per una serie di circostanze, una classe dirigente ed un popolo, storicamente litigiosi e divisi, ritrovano una straordinaria unità. Questo si verificò ad esempio quando Prodi riunì il paese e portò l'Italia in Europa. O quando Segni vinse il referendum sul maggioritario. In quei momenti si sarebbe potuto affrontare e portare a compimento, con l'entusiasmo di tutti, la grande riforma che il Paese attende da decenni, ma non ci si riuscì.
Ora Letta ha questa opportunità; non sono interessato a ricercane i perché, chi abbia vinto o chi abbia perso, ma ora l'Italia è pronta, una congiuntura particolare ha portato anche i Sindacati ed il Mondo Industriale a sostenere le stesse tesi, è rinata la Speranza. Auguri a Letta quindi, faccia e faccia in fretta, simili occasioni capitano ogni dieci anni.
Ma veniamo a noi.
Bologna non è diversa dall'Italia, ha la stessa situazione socio economica negativa, la stessa litigiosità politica tra i partiti e dentro gli stessi, una acclarata incapacità dei poteri più o meno forti a riunirsi su grandi progetti comuni.
Caro Sindaco, da un paio d'anni non ho mancato di criticarle costantemente. Oggi no. Oggi la prego, la imploro di non fare perdere a Bologna la straordinaria occasione che la storica congiuntura sociale e politica italiana le da. Si chiama abbrivio, signor Sindaco.
La spinta iniziale l'hanno data gli eventi di queste ore, il rischio, ed è successo tante volte in Italia, è che l'abbrivio perda rapidamente la sua forza e tutto torni come prima, a Roma come a Bologna, con il moto lento ed incerto che ha caratterizzato questi anni.
Si metta a capo della città, usi toni ideali ma realistici, cordiali ma concreti per portare tutti a quella coesione indispensabile per cambiare le cose in pochi mesi. Usi parole come Capitale Sociale e Beni Comuni, che hanno ispirato nel passato grandi realizzazioni e che ora devono indicare la via per altre realizzazioni ancora, urgenti ed indispensabili.
Si ponga come colui che non vuole insegnare, che ha la dignità di ascoltare, che ha la capacità di fare le sintesi e assumersi il gravoso onere di portare brevemente a compimento le azioni conseguenti. Individui poche cose da fare, le più significative, le altre seguiranno per inerzia. Parta da una nuova Coesione Sociale, l'unica cosa che può portare ad una nuova solidarietà tra cittadini ed istituzioni.
Si troverà risolti due degli annosi problemi di Bologna, la sicurezza e un nuovo Welfare. Parli di lavoro ma senza inseguire chimere, abbia grande disponibilità ad adottare nuovi progetti innovativi, ma richieda a tutti in cambio concreti impegni e l'abbandono di posizioni egoistiche e personali.
Caro Sindaco, io non sono un idealista ma un uomo concreto con ideali. La vita mi ha insegnato che una organizzazione complessa si sviluppa se si costruisce una strategia che coinvolga gli individui, che tenga conto delle loro singole personalità ed obbiettivi, che dia loro responsabilità e capacità di protagonismo all'interno di un pensiero comune con finalità collettive nobili.
Ora caro Sindaco, per una serie casuale di cose, Bologna ha l'opportunità di fare un grande balzo verso un futuro migliore. In questa ottica considero la Sua assenza all'inaugurazione del Mast una disattenzione più che una sottovalutazione. In realtà l'iniziativa della Seragnoli è proprio sintomatica di una capacità di reazione che esiste e che talvolta si manifesta nella nostra comunità. E' compito suo raccogliere e sostenere questi positivi sussulti. Anche questi, a ben vedere, sono Coesione. Certo, lo sappiamo tutti, le risorse sono scarse, ma a volte può sopperire la creatività amministrativa, quel quid di fantasia che aiuta a superare i primi ostacoli che sembrano invalicabili.
Il timore di sbagliare spesso frena, trattiene e diventa un alibi per non fare, per attendere tempi migliori, tempi che non arrivano mai. Si ponga con senso di servizio ma anche grande autorevolezza alla guida di questo progetto, lo faccia subito, le occasioni passano ogni 10 anni e non vanno lasciate scappare. Osi, caro Sindaco, come ha fatto il Presidente Letta, anche Bologna ha bisogno di un sussulto, di un barlume di Speranza. Su questo piano, caro Sindaco, troverà alleanze non scritte, che la aiuteranno a fare vincere Bologna".

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Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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