Comunicati stampa

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Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Simona Larghetti

Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Simona Larghetti (Coalizione civica). "Violenza stradale in aumento, la polizia locale intervenga. Sta succedendo qualcosa di molto grave, ogni giorno, sulle nostre strade. La settimana scors...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Simona Larghetti (Coalizione civica).

"Violenza stradale in aumento, la polizia locale intervenga.
Sta succedendo qualcosa di molto grave, ogni giorno, sulle nostre strade. La settimana scorsa è stato pubblicato il report semestrale sull'incidentalità dell'Ufficio di Statistica della Città metropolitana di Bologna. La mortalità non solo non è calata, come richiede il nostro PUMS oltre che la pietà umana, ma con 36 decessi in soli 6 mesi raggiunge un valore superiore ai primi semestri dei precedenti tre anni. Si tratta del 23% di tutti i morti stradali della Regione e ad oggi questo numero è già salito a 49. Significa che sulle nostre strade accadono lo stesso numero di sinistri, ma molto più gravi.
La categoria più colpita dall’aumento è quella dei motociclisti.
Solo a Bologna in sei mesi abbiamo 996 feriti. Tra i feriti 139 ciclisti e 116 pedoni. Quando ci immaginiamo un ferimento pensiamo a una gamba rotta, al gesso colorato con le scritte degli amici. Ma un ferimento può portare danni permanenti alla persona, cambiare l’esito della sua vita, impedire un’attività lavorativa, impedire l’autonomia economica, un peggioramento irrevocabile nella vita di una persona.
Gli orari più critici continuano a essere quelli coincidenti con l'uscita e il rientro dai luoghi di studio e lavoro: in particolare intorno alle 17, a dimostrazione che anche nella sicurezza stradale il problema non sono i comportamenti divergenti (l’automobilista ubriaco o drogato, le stragi del sabato sera) ma quelli comuni, che vanno completamente ripensati.
Dal 2015, anno in cui abbiamo avuto 15 morti su Bologna, abbiamo raddoppiato in pochi anni aumentando progressivamente, con eccezione del 2020 per via del lockdown.
La sequenza denuncia un preoccupante aumento degli incidenti mortali che è corrisposto ad una progressiva diminuzione della Polizia Locale dai controlli stradali, impegnata maggiormente in attività anti-degrado.
Si parla spesso di sicurezza, personalmente non accetto un dibattito in cui si continui a intendere per sicurezza una visione muscolare del controllo del territorio, un’idea di ordine e decoro che finisce per essere solo repressione delle fragilità. L’immagine, che noi faticheremo a toglierci dagli occhi, della Polizia Locale che fa daspo urbani ai senza fissa dimora, è un calzante esempio.
Ieri abbiamo celebrato la Giornata Nazionale della Vittime della Strada, sabato quello dei diritti dell’Infanzia. Ed è proprio in strada che spesso l’infanzia perde i suoi diritti, a partire dal diritto a muoversi in autonomia, sancito dalla dichiarazione internazionale di diritti del Fanciullo.

Venerdì sì è svolto davanti a 8 scuole di Bologna un flashmob della campagna europea Clean Cities per richiedere strade scolastiche, sostenuto localmente dalla Consulta Cinnica: chi ha figli e figlie in età scolare sa che la mobilità davanti alle scuole è un chiaro esempio di questo stato di perenne pericolo che chiunque si muova a piedi o in bici vive ogni giorno, e come spesso manchi non solo il rispetto anche per i bambini, ma lo spazio fisico per muoversi, con marciapiedi assenti o occupati dalla sosta abusiva. Le famiglie chiedono tutela e spazio per potersi spostare in sicurezza in città e l’investimento che faremo sulle strade scolastiche sarà a sostegno di questa sicurezza.
La violenza stradale è infatti la prima causa di morte tra i 5 e i 29 anni, perché allora la sicurezza stradale non entra nel dibattito più generale sulla sicurezza?
Perché le responsabilità di queste violenze non sono “mostri da sbattere in prima pagina” ma persone normali, come ognuno di noi potrebbe essere, che hanno scelto di non dare la precedenza, di leggere un messaggio sul telefono mentre guidano, ha scelto di ignorare i limiti di velocità perché tanto “basta stare attenti”.
La funzione della Polizia Locale, assieme ai tanti corpi di forze dell’ordine che operano sul territorio, dovrebbe essere quella primaria di svolgere funzioni ausiliarie di pubblica incolumità.
Il nostro augurio quindi è che la Polizia Locale torni a svolgere quel ruolo che le è proprio, di controllo della sicurezza stradale sul territorio, aiutandoci a controllare proprio quei comportamenti che sono direttamente responsabili degli incidenti mortali, come il mancato rispetto della precedenza ai pedoni sulle strisce pedonali, il superamento dei limiti di velocità. Basta con la retorica delle multe per fare cassa, infrangere le regole, in strada, non è una necessità, ma solo una cattiva abitudine arrogante che costa vite, salute e sicurezza".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:52
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