Comunicati stampa

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Question Time, chiarimenti sul diritto all'istruzione

L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sul diritto all'istruzione.Domanda del consigliere Errani:"Visto la ...

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L'assessora alla Scuola Susanna Zaccaria ha risposto, nel corso della seduta di Question Time, alla domanda d'attualità del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico) sul diritto all'istruzione.

Domanda del consigliere Errani:

"Visto la rassegna stampa sulle difficoltà a garantire il "tempo scuola" e il diritto all'istruzione a Bologna, come conseguenza della mancanza di insegnanti e, in alcune scuole, di tecnologie per la didattica. Invita cortesemente il Sindaco e la Giunta ad esprimere una valutazione politica sull'opportunità per il Comune di Bologna di per poter garantire la continuità educativa, in particolare relativamente alle situazioni di fragilità e per garantire la didattica a distanza in caso di contagio, così da tutelare il benessere delle studentesse e degli studenti".

Risposta dell'assessora Zaccaria:

"I temi che lei ha osservato sia sul tempo scuola che sulla didattica integrata, sia su una eventuale ripresa di una didattica a distanza, sono temi che noi affrontiamo quotidianamente nell'ambito di quei servizi che sono gestiti dal Comune. La necessità di dare alle scuole un sostegno è abbastanza evidente, proprio per i motivi che lei ha esposto. Dobbiamo in parte imparare da quello che abbiamo già passato durante il lockdown, ci sono dei servizi educativi comunali che si sono rimodulati, rispetto a tutte le opportunità educative, rivolte a bambini, bambine e adolescenti anche al fine di sostenerli proprio al di fuori dalla scuola, ovviamente con modalità che speriamo di non dovere riproporre, perché tutte a distanza; parlo nello specifico di interventi che riguardano il sostegno agli alunni disabili, interventi di natura socio-educativa ed extrascolastica, i Centri Anni Verdi, l’insegnamento della L2, la mediazione culturale, tutti questi servizi nel tempo record di due settimane a partire dal lockdown erano già stati rimodulati in modalità a distanza per essere vicini alle famiglie.
Da questo noi dobbiamo imparare; sono tutti servizi che si tanno riavviando e hanno maturato una esperienza che certamente potrà essere utilizzata in futuro, speriamo non nel caso di una chiusura totale, ma tutto quello che è stato rimodulato a distanza può essere anche applicato per brevi periodi. A breve è in programma anche un seminario, in collaborazione con l’Università di Bologna, proprio per confrontarsi sulle buone prassi del sostegno educativo a distanza, per cercare di trarre il più possibile per ulteriori problemi futuri.
Il Comune di Bologna opera, come sapete, affinché alcune delle fasce più fragili possano trovare il massimo supporto operativo, faccio un cenno alla disabilità, perché da tempo è prevista la possibilità di estendere il servizio di inclusione scolastica anche in contesti domiciliari oltre l’orario scolastico. A seguito del lockdown questa possibilità si è ulteriormente strutturata, sia attraverso un apposito protocollo operativo per permettere di non interrompere gli interventi anche in presenza di chiusure scolastiche, anche brevi, sia attraverso l’utilizzo di strumenti informatici previsti per la didattica a distanza; il tutto sulla base di quanto previsto sulla base del PEI per i bambini che hanno condizione di disabilità. In questo periodo stanno riprendendo i nostri servizi di natura socioeducativa ed extrascolastica, i Centri anni verdi, l’insegnamento della L2 e la mediazione culturale, e attualmente sono circa 200 i minori coinvolti dai centri educativi, l’educativa di strada e i centri giovanili, con attività che sostengono e integrano. Per quanto riguarda la didattica a distanza ci siamo detti molte volte che non è solo la possibilità di avere un supporto, ma da li bisogna partire; per superare l’ostacolo della dotazione tecnologica sono attualmente in distribuzione 539 computer e 500 router dotati di 40 giga mensili, grazie al contributo regionale per il progetto sul contrasto del digital divide, per studenti da 6 a 19 anni del territorio che sono stati selezionati tra quelli in carico ai Servizi sociali. C’è poi una campagna di sensibilizzazione per l’uso della mascherina, frutto di laboratori svolti durante l’estate in collaborazione con i nostri servizi. Sono inoltre attivi in sinergia con i nostri servizi le attività culturali offerte dal PON metro, quindi musei, teatri e biblioteche, e dal PON accelerazione civica che offrono opportunità laboratoriali ai ragazzi.
Al fine di sostenere le opportunità educative, formative, e culturali rivolte a tutte le scuole, sapete che è online, per l’impossibilità di farlo di persona, l’offerta formativa “Cosa abbiamo in comune”, con pagine dedicate a tante realtà educative a alle loro proposte, sono circa 80 i soggetti tra Istituzioni, Fondazioni, Associazioni, enti che sono suddivise in 4 aree tematiche, Ambiente, Scienza e Tecnologia; Creatività e Linguaggi; Democrazia e Diritti; Patrimonio, la maggior parte delle quali saranno fruibili sia in modalità in presenza che a distanza. Tutto quello che si sta organizzando ha l'ottica di prevedere anche dei periodi in cui si dovrà fruire a distanza.
Infine, l'Area nuove cittadinanze e quartieri ha emanato, lo scorso giugno, un avviso volto alla ricerca di volontari disponibili a supportare i cittadini nell'accesso al digitale. A questo avviso hanno risposto circa 200 volontari singoli e 5 realtà collettive. La formazione di tutti questi volontari si sta principalmente concentrando sulla didattica a distanza, stanno seguendo un percorso formativo che affronta specificamente questo argomento e c’è la volontà di avere delle energie disponibili per un sostegno concreto alle famiglie e agli studenti e le studentesse per la fruizione della didattica a distanza, che si integrata quindi per brevi periodi o, speriamo di no, per periodi più lunghi, proprio nell'ottica di farci trovare più pronti rispetto a quanto eravamo a inizio emergenza.
Concordo in pieno sulla necessità di sostegno alle scuole e di integrare il più possibile con tutto quello che possiamo mettere in campo come ente locale per andare sempre più verso un recupero delle ore per chi le sta riducendo e per dare tutti i contenuti che la scuola ha dovuto sensibilmente ridurre".

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:49
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