Consiglio comunale, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord). "Chi è causa del suo mal, pianga se stesso!Venerdì 15 marzo, sul Carlino di Bologna, ho letto una lettera inviata al dottor Sughi, da una certa si...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega nord).
"Chi è causa del suo mal, pianga se stesso!
Venerdì 15 marzo, sul Carlino di Bologna, ho letto una lettera inviata al dottor Sughi, da una certa signora Silvana Modelli, la quale asseriva che le sedi istituzionali della politica sono diventate "arene dove l’aggressività fa invidia ai leoni dell’antica Roma e costoro, che noi paghiamo profumatamente, dovrebbero vergognarsi".
Punto primo: ringrazio Cesare Sughi per la risposta, non scontata, né popolare, ma sincera che ha fornito alla lettrice, esortandola ad ascoltare, il lunedì pomeriggio, il Consiglio comunale di Bologna o altra assemblea locale, in quanto: "..Ascoltando il consiglio di Palazzo di Accursio, capiremo che c’è un altro modo di intendere l’impegno amministrativo e le regole a cui attenersi,con polemiche e scontri verbali ma, in genere, senza le risse o le corna o il lancio di volumi contro il Presidente che abitano a Montecitorio. Serve a respirare un poco di aria diversa, ad ascoltare problemi che ci riguardano da vicino".
Punto secondo: io non mi vergogno proprio di nulla, cara la mia Signora e sono orgogliosa di ricoprire la carica di consigliere comunale a Bologna, anche se non è un compito sempre facile, conciliare etica, politica intesa come passione per il bene comune ed il proprio sistema di credo e di valori che stanno alla base dell’impegno pubblico.
Per carità, non me l'ha ordinato il medico di fare politica ma,
a mio avviso, è ora di finirla di generalizzare e di considerarci tutti alla stregua di sfaccendati e/o ladroni della peggior specie; perché un politico serio, a qualunque schieramento appartenga, ci "mette anima e corpo" per perseguire progetti lungimiranti che rivitalizzino la propria città.
Ho sempre creduto che i grandi politici, siano in primis, dei grandi innovatori, in grado di aprire nuovi orizzonti di sviluppo economico, culturale e sociale di un paese.
Un vero politico è quello determinato, quello che è capace di interrompere una situazione di stallo ed in grado di mediare fra opposte fazioni. Un politico "verace" rifugge i blocchi decisionali, gli slittamenti cesaristici, la corruzione; tutti mezzucci sfruttati da avventurieri senza scrupoli che non hanno alcuna visione prospettica della propria città e che non posseggono alcuna "vocazione" per la politica, intendo quella vera!!
Un buon politico deve essere fornito di: intelligenza, cultura, equilibrio personale, ma deve essere dotato di una buona didattica, intesa come capacità di educare i propri cittadini facendoli progredire e deve essere in grado di assumere posizioni impopolari, ma tese al miglioramento sociale dei suoi cittadini.
Deve possedere un grande intuito del momento storico quello che si chiama in gergo fiuto politico evitando progetti utopici, ma usando il coraggio delle innovazioni utili, perché è superfluo parlare di “grandi temi”, quando poi il materiale umano che serve per attuarli è inadeguato.
A mio avviso sarebbe indispensabile ripristinare "Scuole di politica" che formino una classe dirigente motivata, preparata e competente. Serve una scuola di amministrazione pubblica, come in Francia che snellisca la troppa burocrazia, le troppe riunioni, la troppa superficialità che nascondono spesso una carenza di idee e di progetti.
Spetta però, ai cittadini-elettori, con il loro voto, scegliere i politici che rispecchiano queste caratteristiche, quindi è ora di finirla di fare di tutta l’erba un fascio ed il mio umile consiglio è di non votare mai chi non si stima, anche se propugna idee coincidenti con le nostre e, quindi Sig.ra Modelli:”Chi è causa del suo mal pianga se stesso” o, come asseriva Machiavelli, nel Principe:
"Perché delli uomini si può dire che sieno ingrati, volubili, simulatori, fuggitori de' pericoli, cupidi di guadagno e mentre fai loro bene, sono tutti qua, offeronti el sangue, la roba, la vita e figlioli, come di sopra dissi, quando il bisogno è discosto; ma, quando ti si appressa, è si rivoltano!"