Question Time, chiarimenti sul mercato delle sostanze stupefacenti
L'assessore Alberto Aitini, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sul mercato delle sostanze stupefacenti. Domanda della consigliera Cocconcelli"Considera...
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L'assessore Alberto Aitini, ha risposto questa mattina, in sede di Question time, alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sul mercato delle sostanze stupefacenti.
Domanda della consigliera Cocconcelli
"Considerato che in un discorso del 31/03/2014 la Boldrini asserì che i migranti sono "avanguardia del nostro futuro stile di vita" ed alla luce dell'articolo allegato, considerata la mappa dello specchio a Bologna, da cui si evince che: stazione e territorio di tunisini; Montagnola è territorio di gambiani e nigeriani; Bolognina è territorio dei senegalesi; Piazza Verdi dei centrafricani e magrebini; S. Donato dei megrebini; Piazza Aldrovandi di tunisini e marocchini. Chiedo al Signor Sindaco ed alla Giunta una valutazione politica nel merito per contrastare questo triste fenomeno".
Risposta dell'assessore Aitini
"Il problema della droga, dello spaccio è una piaga sociale, è un problema complesso, di difficile risoluzione, come diceva lei, sicuramente il messaggio che tutti dobbiamo far passare è la lotta senza confini, da parte di tutti, noi, per provare a sconfiggerlo o a limitarlo, a rendono più difficile. Servono leggi, servono l'impegno delle forze dell'ordine, delle amministrazioni locali, di tutti cittadini, come diceva lei, è un po' una legge del mercato: c'è chi spaccia perché c'è chi compra e quindi è chiaro che è ancora più difficile intervenire in una situazione dove al di là delle piazze dello spaccio di cui si sa da anni, è chiaro che il contrasto alla droga deve essere la priorità, una delle proprietà della società.
Io sono contento di poter dire che a Bologna non ci sono zone franche, a Bolognail contrasto allo spaccio è totale, e lo dico perché in tante città d'Italia, un po' per scelta, un po' perché sono situazioni che si sono venute a creare, anche in città civilissime alle cronache locali per tante cose positive, ci sono zone dedite allo spaccio, dove le forze dell'ordine neanche vanno, non ne voglio citare per non fare pubblicità negativa, ma ce ne sono parecchie, basta fare una facilissima ricerca su Google. A Bologna non esistono zone franche e il contrasto allo spaccio è totale ovunque, e lo p da sempre perché comunque sempre si è cercato di intervenire su questi fenomeni e penso, oggi più che mai, ancora di più, ancora meglio, grazie anche al coordinamento nato in Prefettura grazie anche all'ex Prefetto Piantedosi, ora capo di Gabinetto del Ministro dell'Interno, Non ero assessore se no lo avrei chiesto anche al ministro Minniti, negli anni scorsi, avrei chiesto le stesse cose: che vogliono dire presidio fisso ad esempio, vogliono dire ulteriori forze dell'ordine in città, vogliono dire più risorse alle forze dell'ordine in generale, bene non vedo il ministro Salvini come una controparte, io faccio l'amministratore e lui fa il ministro e penso che sia una battaglia che non ha parti, oppure ha la parte buona e la parte cattiva, la parte cattiva è quella delle organizzazioni criminali, italiane in questo caso, che per lo più sono quelle che governano il mercato della droga e poi utilizzano spesso gli immigrati per commercializzarla, io lo ricordo sempre, gli spacciatori sono spesso stranieri, chi governa il mercato è italiano, le organizzazioni criminali italiane che citava anche lei, i consumatori presumibilmente sono sia italiani che stranieri, bolognesi, turisti, studenti, è chiaro che Bologna è una delle piazze principali dello spaccio per le caratteristiche che citava anche lei, forte presenza degli studenti, è una città dove si vive bene, lo sappiamo benissimo che la criminalità organizzata cerca di inserirsi dove si sta bene, dove in qualche modo girano soldi, c'è un reddito abbastanza elevato. Ecco io penso che noi dobbiamo tutti insieme contrastare questa piaga e fare una lotta e continuare la nostra lotta per contrastare i fenomeni dello spaccio, dalla zona universitaria alla Montagnola, alla Bolognina, alla stazione centrale, tutte le zone che citava lei e lo dobbiamo fare con un'estrema fermezza, senza guardare chi è di questo partito piuttosto che di un altro, il ministro Salvini non è del mio partito ma è un ministro della Repubblica e quindi mi rivolgo a lui in quanto ministro della Repubblica perché penso che possa dare una mano in questo, per il potere che ha, attraverso ad esempio l'utilizzo di nuovi strumenti, l'aumento delle forze dell'ordine per la Questura di Bologna, insomma possa, nelle sue funzioni da ministro, dare una mano, sapendo che il presidio fisso che ritengo importante in Montagnola, possa ulteriormente migliorare la situazione di questa zona, sapendo però che non risolverà il problema dello spaccio a Bologna, perché è presumibile che il presidio fisso in Montagnola migliori la situazione lì ma sposti gli spacciatori da un'altra parte, è per questo che io dico "lotta da tutte le parti", quartiere per quartiere, zona per zona, perché il tema è contrastare quotidianamente, costantemente, dalla mattina alla sera, gli spacciatori; è chiaro che servono anche leggi che aiutino le forze dell'ordine a fare un lavoro che diventa davvero utile, non fare lo sforzo che da una parte gli spacciatori vengono arrestati e purtroppo per avere piccole, piccolissime quantità di droga addosso, chiaramente vengono poi subito rimesso in libertà, perché non ci sono, in termini di legge, i requisiti per trattenerli. E' chiaro che, anche da questo punto di vista, dobbiamo interrogarci tutti per fare in modo che ci siano leggi più efficaci e che le forze dell'ordine possano intervenire meglio. La Polizia Municipale interviene ormai costantemente, però ricordiamoci che non sarebbe il ruolo della Polizia Municipale farlo, nel senso che il ruolo del contrasto allo spaccio e le attività investigative correlate, sono delle forze dell'ordine: questa è una scelta fatta a Bologna come nel resto d'Italia, nonostante questo, e io ci tengo a ringraziarli, gli agenti della Polizia Municipale ormai coadiuvano costantemente le forze dell'ordine nella lotta allo spaccio e spero che questo vada riconosciuto".