Consiglio comunale, intervento di apertura della Presidenza in ricordo di Ezio Antonioni

Di seguito l'intervento che la consigliera Giulia Di Girolamo, che presiede la seduta del Consiglio di oggi in qualità di consigliera anziana, ha tenuto in apertura, in ricordo di Ezio Antonioni. "Nei giorni scorsi l'Anppia, Associazione nazio...

Pubblicato il: 

Descrizione


Di seguito l'intervento che la consigliera Giulia Di Girolamo, che presiede la seduta del Consiglio di oggi in qualità di consigliera anziana, ha tenuto in apertura, in ricordo di Ezio Antonioni.

"Nei giorni scorsi l'Anppia, Associazione nazionale partigiani e perseguitati politici, fondata da Sandro Pertini e Umberto Terracini, che ha svolto nel secondo dopoguerra la sua attività ispirandosi ai valori di antifascismo e libertà, ha tenuto il proprio Consiglio nazionale nella nostra città. Vorrei cogliere questa occasione per ricordare la figura di Ezio Antonioni, leggendo un breve articolo del professore Massimo Meliconi, vicepresidente di Anppia e presidente del Comitato di Bologna che oggi siede tra il pubblico, che saluto e ringrazio. Oltre a Meliconi, voglio ringraziare della loro presenza la presidente nazionale Serena Colonna e la figlia Elsa Antonioni che sono qui con noi oggi.

'Il 22 novembre del 2017 è scomparso Ezio Antonioni, era purtroppo seriamente malato già da alcuni anni. E' stato uno di quegli uomini che ha attraversato buona parte del ‘900 italiano e bolognese in particolare, vivendone da protagonista prima le tragedie più grandi e poi la ricostruzione che portò Bologna alle cronache internazionali come esempio di buona amministrazione locale.
Nato a San Lazzaro nel 1923, cresce in una famiglia dai solidi fondamenti antifascisti, che pagò per questo suo impegno in pieno regime. Antonioni ricordava bene quel periodo, l’aver conosciuto seppur da bambino e da adolescente il fascismo al potere segnò in maniera indelebile il suo percorso futuro.
Nel 1943 entra nella Resistenza, e nella primavera del 1944 si sposta in Veneto, in particolare nel Bellunese. Il suo nome di battaglia era Gracco. Ezio Antonioni ha raccontato in vari libri questa sua esperienza così peculiare, in particolare nel volume del 2006 'Al di qua e al di là del Piave', (Ed. Aspasia). Lì ricoprì anche la carica di commissario politico di varie formazioni partigiane, e entrò a Belluno coi liberatori il 1 maggio del 1945.
Tornato a Bologna, continuò la sua attività politica nel Pci e fu Consigliere comunale nella nostra città dal 1965 al 1980, ricoprendo anche la carica di assessore nella prima giunta Fanti del 1966.
Nel 2011 ha scritto un libro dove ha riportato i suoi discorsi nel periodo del Consiglio comunale che si intitola significativamente 'Un Partigiano in Consiglio Comunale” (a cura di Paola Furlan, Clueb). Già dal titolo è chiaro il legame indissolubile che per Ezio Antonioni c’era fra la militanza antifascista con la sua partecipazione alla Resistenza e l’impegno amministrativo che è venuto nel dopoguerra. L’uno era il seguito dell’altra, vi era una sostanziale continuità, lo spirito non poteva che essere lo stesso. Non era, all’epoca, certo l’unico a poter vantare un background di questo tipo, ma in lui si vede la netta intenzione di ribadirlo e di considerarlo come fondativo. Erano gli anni d’oro del mito amministrativo bolognese, gli anni ‘60 e la prima metà degli anni ‘70, ed Ezio Antonioni ne fu protagonista indiscusso.
Poi un’esperienza con Assicoop, la vicepresidenza dell’Isrebo e dell’Anpi provinciale, infine la Presidenza dell’Anppia dal 1995 al 2011, quasi un ritorno alle origini, da quella famiglia antifascista vessata dal regime mussoliniano da cui tutto era partito.
Una vita intera dedicata alla sua comunità, un uomo di vasti interessi culturali, alcuni suoi discorsi riportati nel già citato 'Un partigiano in Consiglio Comunale' lo dimostrano ampiamente. Uno di quelli che ha fatto la Bologna del dopoguerra, partendo da lontano e passando per esperienze terribili. Un esempio che ci dice che bisogna resistere sempre, soprattutto nei momenti più difficili".

A cura di

Questo è l'indirizzo e potrebbe anche essere molto molto lungo

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

Back to top