QUESTION TIME, CHIARIMENTI SUGLI ESENTI TICKET DEL TERRITORIO BOLOGNESE


Con l'entrata in vigore della legge di stabilità 103 del novembre 2011, si è reso necessario potenziare il sistema dei controlli, attivando accordi specifici con diverse istituzioni pubbliche per l'accesso alle informazioni di natura tributaria. S...

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Con l'entrata in vigore della legge di stabilità 103 del novembre 2011, si è reso necessario potenziare il sistema dei controlli, attivando accordi specifici con diverse istituzioni pubbliche per l'accesso alle informazioni di natura tributaria. Su questo c'è stato un confronto tra Ausl e Comune di Bologna, per effettuare le verifiche necessarie sulle autocertificazioni per l'esenzione del pagamento del ticket, e l'Azienda sanitaria di Bologna ha stipulato nel mese di novembre un'apposita convenzione con l'Agenzia delle Entrate. La Regione Emilia Romagna, d'intesa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, fornirà a tutte le Aziende sanitarie regionali, attraverso la stessa Agenzia delle entrate, i dati relativi ai redditi familiari. La pratica dell'accordo con l'Agenzia delle entrate e dell'incrocio dei dati tributari dei cittadini delle diverse banche dati che l'Azienda sanitaria ha ulteriormente implementato trova una coerenza con quelle che sono le politiche e le scelte dell'Amministrazione comunale anche in altri ambiti.

Così, Luca Rizzo Nervo, assessore comunale con delega alla Sanità, ha risposto alla domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sugli esenti dal ticket sanitario del territorio bolognese.

La domanda d'attualità della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord):

"Abbiamo letto della guerra ai furbetti del Ticket da parte della Guardia di Finanza ed, in particolar modo, ringrazio il comandante provinciale Giancarlo Pezzuto, per aver scoperto alcune delle numerose false autocertificazioni di esenzione per reddito.
Sembra che circa ¼ dei controlli sui ticket denoti irregolarità nelle autocertificazioni dei redditi e che in un anno, in Italia, si evadano almeno 1 miliardo e 100 mln di euro.
Nel 2010, secondo un comunicato della regione Veneto al Ministero delle Finanze, i falsi esenti avrebbero fatto mancare alle ASL venete la bellezza di 10 mln di euro, secondo l’Assessore alla Sanità della regione Emilia Romagna Lusenti si potrebbero recuperare 31 milioni di euro dalle false autocertificazioni.
Ai falsi poveri aggiungiamo i falsi invalidi , che appaiono ormai quasi come un fenomeno di costume sociale, sia al Nord che al Sud.
Sotto i riflettori anche i cittadini che hanno usufruito del Pronto Soccorso senza versare la quota dovuta e chi non paga il ticket sui referti clinici perché non si reca poi a ritirarli; infatti giacciono negli uffici delle Asl e degli ospedali migliaia di referti non ritirati, per un totale di parecchie decine di migliaia di euro non riscossi.
Esiste una legge nella finanziaria 2007 (legge 296, art.1, comma 796, lettera r) che prevede che a decorrere dal 1° gennaio 2007, tutti i cittadini, compresi gli esenti ticket, che non abbiano ritirato i risultati di visite o esami diagnostici e di laboratorio, siano tenuti al pagamento per intero della prestazione usufruita, con le modalità più idonee al recupero delle somme dovute.
In Lombardia, dal 2012, il Pirellone ha siglato accordi con la GDF, l'agenzia delle entrate, l’Asl ed Equitalia per intercettare i falsi esenti ai fini del recupero dei ticket non pagati; anche l’Asl di Savona, l'Asl di Nuoro e quella di Taranto hanno attivato una convenzione per il recupero crediti dei ticket.
L’Asl 20 di Verona nel 2009 ha recuperato 270.000 euro dai referti non ritirati e dalla mancata presentazione all'appuntamento specialistico senza che si sia presentata, entro i 3 gg successivi, una giustificazione che dimostri le cause che hanno impedito l'accesso all'ambulatorio.
A questo punto chiedo al Sindaco: quanti siano gli esenti ticket per reddito sul territorio bolognese; che controlli siano posti in essere per verificare le autocertificazioni e se sussistano accordi fra GdF, Comune, Agenzia delle Entrate ed Asl per eseguire controlli incrociati e stanare i truffatori e, in caso contrario, se vi sia l'intenzione di stipularlo in maniera da recuperare le evasioni; quanti siano i cittadini che non ritirano i referti diagnostici o di laboratorio nelle ASL e ospedali cittadini ed a quanto ammonta il mancato introito."

La risposta dell'assessore alla Sanità Luca Rizzo Nervo:

"Grazie presidente. In base a una rilevazione effettuata in data 28 febbraio 2012, quindi recentissima, risultano esenti per reddito 65.377 assistiti nell'ambito territoriale cittadino e 84.810 nella parte restante dell'area metropolitana afferente all'AUSL di Bologna, su un totale di 904.093 assistiti totali. Sono inoltre esenti, invece per invalidità, 16.533 utenti nell'ambito cittadino e 20.118 nella parte restante dell'area metropolitana. Per quanto riguarda il sistema dei controlli sulle autocertificazioni per l'esenzione dal pagamento del ticket, già da tempo l'Ausl di Bologna ha stabilito con un regolamento aziendale approvato già nel 2005, proprie modalità di azione per la verifica della veridicità delle dichiarazioni rese dai cittadini. Inoltre con l'entrata in vigore della legga 103 del 2011, che è la legge di stabilità approvata dal Parlamento nel novembre 2011, si è reso necessario potenziare ulteriormente il sistema dei controlli, attivando accordi specifici con diverse istituzioni pubbliche per l'accesso alle informazioni di natura tributaria. Su questo c'è stato un confronto anche con il comune di Bologna, per verificare le modalità con cui realizzare questi accordi e a seguito di ciò, per effettuare le verifiche necessarie sulle autocertificazioni per l'esenzione del pagamento del ticket, l'Azienda sanitaria di Bologna ha stipulato nel mese di novembre, quindi immediatamente dopo la legge di stabilità, un'apposita convenzione con l'Agenzia delle Entrate, e si può trovare anche facilmente nel sito dell'Agenzia, per poter accedere all'anagrafe tributaria per gli accertamenti dei dati fiscali. La Regione Emilia Romagna, d'intesa con il Ministero dell'Economia e delle Finanze, fornirà a tutte le Aziende sanitarie regionali, attraverso la stessa Agenzia delle entrate, i dati relativi ai redditi familiari, secondo quanto stabilito dai provvedimenti regionali riguardanti la materia. Ci tengo a dire, non afferisce direttamente al tema della sanità, ma che la pratica dell'accordo con l'Agenzia delle entrate e dell'incrocio dei dati tributari dei cittadini delle diverse banche dati è pratica che il comune di Bologna ha già attivato per varie questioni già nel passato, ma che sta attivando ulteriormente per tutta una serie di servizi che prevedono esenzioni per motivi reddituali. Una prassi che l'Azienda ha ulteriormente implementato e che trova una coerenza con quelle che sono le politiche e le scelte dell'Amministrazione comunale.
Infine, dal 2007 al 2011 il Distretto di Bologna ha attivato le procedure di recupero per mancato ritiro dei referti per 11.628 cittadini e ha recuperato complessivamente 168.482 euro. Restano da recuperare ancora, somme per referti non ritirati riguardanti 4.971 cittadini, rispetto a questi 11.628 che ricordavo un attimo fa, nei confronti dei quali sono in corso azioni di recupero in questo momento.
Bisogna poi considerare circa 3.000 procedure di recupero nello stesso periodo per mancato ritiro di referti per prestazioni effettuate negli ospedali cittadini. Di queste somme sono stati recuperati 120.000 euro, mentre sono ancora da recuperare le somme riguardanti il mancato ritiro dei referti da parte di circa 1.287 cittadini. Anche in questo caso sono in atto azioni di recupero. Tutto ciò a dimostrare un'attenzione che coinvolge anche il Comune di Bologna perché a maggior ragione in tempi di crisi, l'accesso ai servizi e il pagamento dei servizi e la contribuzione dei cittadini ai servizi resi, vuoi dal Comune, vuoi dall'Azienda sanitaria, sia fatto sempre di più all'insegna dell'equità e della giustizia."

La consigliera Cocconcelli si è dichiarata soddisfatta.

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Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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