WELFARE MUNICIPALE: GLI ASSESSORI DI ROMA, MILANO, TORINO, GENOVA, NAPOLI, BOLOGNA, SIENA E FORLI SCRIVONO AI MINISTRI FORNERO E BALDUZZI
Fare squadra tra assessori comunali alle politiche sociali per trovare soluzioni che consentano agli enti locali di non abbassare, qualitativamente e quantitativamente, il livello dei servizi di welfare oggi garantiti ai cittadini e di garantirne la...
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Fare squadra tra assessori comunali alle politiche sociali per trovare soluzioni che consentano agli enti locali di non abbassare, qualitativamente e quantitativamente, il livello dei servizi di welfare oggi garantiti ai cittadini e di garantirne la sostenibilità anche in futuro. Lavorare insieme per cercare innanzitutto nuovi modelli organizzativi utili a razionalizzare la spesa e, non ultimo, studiare forme e modi per reperire risorse finanziarie alternative o, quantomeno, integrative di quelle pubbliche.
L’iniziativa finalizzata a rafforzare la collaborazione tra comuni in materia di welfare è sostenuta dall’Anci e vi hanno già aderito sei amministrazioni civiche (Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Bologna, Siena e Forlì), ma il gruppo è destinato a breve a crescere perché altre città hanno dichiarato il loro interesse ad aderirvi. Il progetto dà vita a una “rete” di Città chiamate dunque a condividere esperienze, idee e progetti per perseguire, come detto, gli obiettivi della salvaguardia dei livelli essenziali e della sostenibilità del sistema di servizi sociali e assistenziali erogati dai municipi.
E' stata quindi formalizzata nei giorni scorsi l’istituzione della “rete” ed è stato definito un documento di priorità, richieste e proposte per il comparto da inviare ai nuovi ministri al Welfare e alla Sanità.
I Comuni – si legge nel testo indirizzato ai ministri Elsa Fornero e Renato Balduzzi – si impegnano a garantire la massima disponibilità a collaborare per costruire politiche che consentano di progettare e innovare il welfare locale. Ma – si sottolinea nel documento – è oggi necessaria la garanzia di risorse dai vari livelli istituzionali per assicurare la programmazione degli interventi e l’esigibilità delle prestazioni.
Al Governo si chiede inoltre che venga ricostituito un Fondo Unico Nazionale per le Politiche Sociali in cui si dia continuità alle risorse economiche previste negli scorsi anni sui singoli Fondi. Attualmente – è specificato nel documento – il Fondo per le non autosufficienza e il Fondo Nazionale per la famiglia sono stati completamente azzerati, mentre il Fondo Nazionale per le politiche sociali e il Fondo Nazionale per il sostegno alla locazione sono diminuiti, dal 2008 ad oggi, rispettivamente del 73% e dell’84% e per il 2012 potrebbero anch’essi essere azzerati.
Tra le altre richieste, l’elaborazione di un Piano Straordinario Nazionale Povertà, in particolare per le aree metropolitane, che affronti il tema delle povertà marginali ed estreme.
L’iniziativa finalizzata a rafforzare la collaborazione tra comuni in materia di welfare è sostenuta dall’Anci e vi hanno già aderito sei amministrazioni civiche (Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Bologna, Siena e Forlì), ma il gruppo è destinato a breve a crescere perché altre città hanno dichiarato il loro interesse ad aderirvi. Il progetto dà vita a una “rete” di Città chiamate dunque a condividere esperienze, idee e progetti per perseguire, come detto, gli obiettivi della salvaguardia dei livelli essenziali e della sostenibilità del sistema di servizi sociali e assistenziali erogati dai municipi.
E' stata quindi formalizzata nei giorni scorsi l’istituzione della “rete” ed è stato definito un documento di priorità, richieste e proposte per il comparto da inviare ai nuovi ministri al Welfare e alla Sanità.
I Comuni – si legge nel testo indirizzato ai ministri Elsa Fornero e Renato Balduzzi – si impegnano a garantire la massima disponibilità a collaborare per costruire politiche che consentano di progettare e innovare il welfare locale. Ma – si sottolinea nel documento – è oggi necessaria la garanzia di risorse dai vari livelli istituzionali per assicurare la programmazione degli interventi e l’esigibilità delle prestazioni.
Al Governo si chiede inoltre che venga ricostituito un Fondo Unico Nazionale per le Politiche Sociali in cui si dia continuità alle risorse economiche previste negli scorsi anni sui singoli Fondi. Attualmente – è specificato nel documento – il Fondo per le non autosufficienza e il Fondo Nazionale per la famiglia sono stati completamente azzerati, mentre il Fondo Nazionale per le politiche sociali e il Fondo Nazionale per il sostegno alla locazione sono diminuiti, dal 2008 ad oggi, rispettivamente del 73% e dell’84% e per il 2012 potrebbero anch’essi essere azzerati.
Tra le altre richieste, l’elaborazione di un Piano Straordinario Nazionale Povertà, in particolare per le aree metropolitane, che affronti il tema delle povertà marginali ed estreme.