Comunicati stampa

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SABATO 21 MAGGIO LA CONFERENZA: LA ROTONDA DELLA MADONNA DEL MONTE E IL RINASCIMENTO


All'interno del ciclo di incontri dedicati alla Rotonda della Madonna del Monte, sabato 21 maggio alle 10.30, presso la Rotonda della Madonna del Monte, via dell'Osservanza 35/a, Ilaria Negretti terrà una conferenza dal titolo: La Rotonda della Mad...

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All'interno del ciclo di incontri dedicati alla Rotonda della Madonna del Monte, sabato 21 maggio alle 10.30, presso la Rotonda della Madonna del Monte, via dell'Osservanza 35/a, Ilaria Negretti terrà una conferenza dal titolo: La Rotonda della Madonna del Monte e il Rinascimento.

La Rotonda della Madonna del Monte a Villa Aldini.
La Rotonda della Madonna del Monte, la cui struttura a pianta centrale risale probabilmente alla fine del XII secolo, è solo una esigua ma preziosa testimonianza di ciò che rimane di un più vasto complesso conventuale di fondazione benedettina che, successivamente alle soppressioni napoleoniche, fu acquistato dall'allora Segretario di Stato del Regno d'Italia, l'avvocato Antonio Aldini. "Ca c'est superbe!" esclamò Napoleone in occasione di una cavalcata sui colli di Bologna nel giugno del 1805, quando giunse al convento della Madonna del Monte, ammaliato dalla vista panoramica che si godeva da quel sito. Qualche anno più tardi, nel 1811, Aldini dette inizio alla costruzione della omonima villa. Il convento venne distrutto, tranne la Rotonda, inglobata al nuovo edificio neoclassico e trasformata in sala da musica o da déjeuner. La villa non fu tuttavia ultimata e, dopo vari passaggi di proprietà, il Comune la rilevò dando inizio, nel 1938-39, ad una campagna di restauro coordinata da Guido Zucchini. Quest'ultimo, ebbe il merito di riportare alla luce sia l'originaria struttura della Madonna del Monte sia gli antichi affreschi che si trovano nelle nicchie al suo interno. Questi ultimi, che costituisco un unicum nel panorama artistico bolognese, sono datati, da gran parte degli studiosi al XII secolo, anche se non si esclude la possibilità, di una loro collocazione successiva.

Ilaria Negretti si è laureata in Storia dell'Arte Medievale presso la Facoltà di Conservazione dell'Università di Bologna con Stefano Tumidei. Nel 2008 si è specializzata con Massimo Medica in Storia dell'Arte Medievale e Moderna, presso la Scuola di Specializzazione dell'Università di Bologna con una tesi sulla Tomba sepolcrale di Taddeo Pepoli. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni relative alla pittura e alla scultura del bolognese del Trecento e del Quattrocento. Nell'ambito della didattica museale collabora da lungo tempo con i Musei Civici d'Arte Antica.

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Ultimo aggiornamento

14/03/2025, 12:23
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