CIVIS, DICHIARAZIONE DELL'ASSESSORE ANDREA COLOMBO
In relazione al ricorso annunciato da Irisbus sul Civis, l'Assessore comunale alla Mobilità Andrea Colombo dichiara quanto segue:
"L'assenza di Irisbus nella Commissione di sicurezza è una contestazione del tutto strumentale e per di più ta...
Data:
:
In relazione al ricorso annunciato da Irisbus sul Civis, l'Assessore comunale alla Mobilità Andrea Colombo dichiara quanto segue:
"L'assenza di Irisbus nella Commissione di sicurezza è una contestazione del tutto strumentale e per di più tardiva, quell'organismo è stato istituito nel lontano 2005 nel pieno rispetto della legge quanto alla sua composizione, tanto che Irisbus non ha mai chiesto di farne parte, né avrebbe potuto, essendo il produttore del veicolo oggetto delle verifiche. Tra l'altro, il contraddittorio è sempre stato garantito tramite la richiesta di documentazione tecnica, che però è risultata gravemente lacunosa e non in grado di dimostrare l'affidabilità del Civis.
Il ricorso, poi, è totalmente infondato e perfino temerario: che il sistema di guida ottica non funzioni e sia pericoloso, come afferma la relazione impugnata, lo dimostrano palesemente le prove negative compiute su strada, le richieste di modifica ordinate da ATC fin dal 2005, e il sequestro dei mezzi da parte della Procura della Repubblica. Le motivazioni sono così pretestuose che il Ministero dei Trasporti nemmeno ha risposto al ricorso gerarchico presentato da Irisbus prima di riproporlo ora al TAR.
In questa vicenda, infine, gli unici ad aver subito una danno sono il Comune di Bologna e i suoi cittadini, che dopo 8 anni non hanno ancora i 49 filobus funzionanti previsti dall'appalto. Da parte di Irisbus c'è dunque un grave inadempimento contrattuale, che, prima ancora che nel verbale di sospensione dei lavori, è stato riscontrato dall'indagine penale della magistratura con l'accusa di frode in appalto. Il Comune e ATC sono perciò pronti a far valere fino in fondo i propri diritti in tutte le sedi, se Irisbus non dimostrerà nella trattativa in corso la disponibilità a rimediare con una radicale modifica o sostituzione del mezzo Civis".
"L'assenza di Irisbus nella Commissione di sicurezza è una contestazione del tutto strumentale e per di più tardiva, quell'organismo è stato istituito nel lontano 2005 nel pieno rispetto della legge quanto alla sua composizione, tanto che Irisbus non ha mai chiesto di farne parte, né avrebbe potuto, essendo il produttore del veicolo oggetto delle verifiche. Tra l'altro, il contraddittorio è sempre stato garantito tramite la richiesta di documentazione tecnica, che però è risultata gravemente lacunosa e non in grado di dimostrare l'affidabilità del Civis.
Il ricorso, poi, è totalmente infondato e perfino temerario: che il sistema di guida ottica non funzioni e sia pericoloso, come afferma la relazione impugnata, lo dimostrano palesemente le prove negative compiute su strada, le richieste di modifica ordinate da ATC fin dal 2005, e il sequestro dei mezzi da parte della Procura della Repubblica. Le motivazioni sono così pretestuose che il Ministero dei Trasporti nemmeno ha risposto al ricorso gerarchico presentato da Irisbus prima di riproporlo ora al TAR.
In questa vicenda, infine, gli unici ad aver subito una danno sono il Comune di Bologna e i suoi cittadini, che dopo 8 anni non hanno ancora i 49 filobus funzionanti previsti dall'appalto. Da parte di Irisbus c'è dunque un grave inadempimento contrattuale, che, prima ancora che nel verbale di sospensione dei lavori, è stato riscontrato dall'indagine penale della magistratura con l'accusa di frode in appalto. Il Comune e ATC sono perciò pronti a far valere fino in fondo i propri diritti in tutte le sedi, se Irisbus non dimostrerà nella trattativa in corso la disponibilità a rimediare con una radicale modifica o sostituzione del mezzo Civis".